Da giornalista esperto di SEO, notizie e elaborazione di testi, il mio compito è riscrivere e approfondire il seguente testo in italiano senza copiarlo ma attenendomi al testo originale.
Il dibattito sulla violenza nei videogiochi è durato per anni senza mai riuscire a trovare una posizione comune e unanime su questo tema. Si potrebbe dire che la violenza è un elemento intrinseco alla natura umana. Da quando esiste l’umanità, esiste anche la violenza, un istinto che è impossibile da evitare. Quindi, come dovremmo reagire quando ci troviamo di fronte a un videogioco estremamente violento?
Questa è la domanda che mi sono posto quando ho avuto l’opportunità di provare la beta del nuovo Mortal Kombat 1. Questo brand ci ha abituato a animazioni violente eccessive, al limite dell’incredibile e del grottesco. Quando si gioca a un titolo del genere, si è spinti a riflettere sulla vita e sulla morte di fronte a combattimenti brutali con abbondante sangue, sudore e budella. Ma questa riflessione viene subito sostituita dalla voglia irrefrenabile di fare un altro match, senza preoccupazioni per la vita o la morte. Approcciarsi a un titolo con una lunga storia alle spalle come Mortal Kombat non è mai facile, ma avere l’opportunità di provare in anteprima ciò che il brand ha da offrire rappresenta sicuramente una grande opportunità.
Nell’anno in cui sono stati rilasciati molti giochi di grande peso e in cui il mondo dei picchiaduro è impazzito per il rilascio di Street Fighter 6 a giugno, arriva un titolo che rappresenta una vera sorpresa per tutti gli amanti di una delle saghe picchiaduristiche più violente e sanguinose presenti attualmente sul mercato. NetherRealm ha messo a disposizione di un ristretto gruppo di appassionati (coloro che avevano già preordinato il titolo e pochi altri) la possibilità di provare la beta del sequel e soft reboot del franchise: Mortal Kombat 1. Il gioco completo sarà disponibile a partire dal 19 settembre, ma già dalla beta abbiamo potuto avere un assaggio di ciò che il team ha cercato di esprimere con questa nuova iterazione della saga. Il titolo sembra proporre esattamente ciò che gli appassionati hanno sempre desiderato da Mortal Kombat, calibrando bene tutto ciò che viene mostrato sullo schermo.
Nelle prossime righe, vi voglio raccontare la mia esperienza con Mortal Kombat 1 durante la beta, disponibile dal 17 al 21 agosto 2023. Cercherò di capire qualcosa di più. Meglio di quanto pensassi. Durante la beta, non abbiamo avuto accesso a tutto il roster dei personaggi, ma solo a 6 di essi, che però sono stati sufficienti a farci comprendere le possibilità offerte dal gioco. I personaggi presenti nella beta erano Liu Kang, Sub-Zero, Kenshi, Kitana, Johnny Cage e Li Mei. Le modalità presenti nella beta erano due: Campagna e Versus.
Sarebbe stato utile avere anche una modalità di allenamento approfondita, ma capisco che NetherRealm volesse mostrare il gioco e evitare che i giocatori si rinchiudessero nell’allenamento per studiarlo. È stato sorprendente notare che ogni personaggio aveva abilità uniche che lo rendevano speciale, dando un motivo in più per provarli al meglio. NetherRealm ha fatto tesoro delle critiche ricevute in passato, riuscendo a migliorare le criticità storiche del brand, almeno per quanto riguarda le animazioni. Inizialmente, sembrava che Mortal Kombat 1 avesse animazioni rigide e poco fluide, rendendo gli scontri poco dinamici. Ma la sorpresa è stata grande quando ho iniziato a giocare la beta e ho scoperto che il titolo era estremamente divertente e coinvolgente, tanto che ho continuato a giocare ogni secondo possibile durante la giornata. Mortal Kombat 1 non solo è uno spettacolo visivo da guardare, ma è soprattutto divertente da giocare. Sono stati fatti grandi miglioramenti nei movimenti rispetto ai primi trailer mostrati, rendendo l’approccio agli avversari più calibrato ed equilibrato. È stata data la possibilità ai giocatori di “cancellare” lo scatto in avanti, permettendo di accorciare le distanze e valutare l’approccio migliore. Tuttavia, alcune animazioni sembravano poco fluide e lente, rendendole difficili da utilizzare in battaglia. Solo analizzando attentiamente l’avversario e la situazione si poteva ottenere un buon risultato. In generale, l’impressione generale è stata estremamente positiva. Non sono un grande fan del brand di Mortal Kombat, ma giocare alla beta non è bastato, mi ha fatto desiderare di giocare ancora. Complimenti a NetherRealm.
Ma ora è il momento di parlare della vera novità del titolo: il sistema Kameo. Ogni picchiaduro uscito di recente o in uscita in futuro presenta novità significative, come Tekken con i suoi comandi semplificati o Street Fighter che ha rivoluzionato il brand con una modalità carriera incredibile. Anche Mortal Kombat 1 non voleva essere da meno e la risposta di NetherRealm alla domanda “come possiamo rendere il brand ancora più esagerato?” è stata quella di aggiungere ancora più personaggi in campo. Il sistema Kameo permette di avere dei personaggi assistenti durante gli scontri, che possono intervenire per compiti specifici. Nella beta, i personaggi Kameo disponibili erano Jax, Sonya, Kano e Frost. Dopo averli provati per un po’ di tempo, ho potuto notare sia i punti di forza che i punti deboli del sistema Kameo. Tra i punti di forza, che sono la maggior parte, c’è sicuramente un’aggiunta di varietà agli scontri: scegliere un personaggio Kameo piuttosto che un altro offre la possibilità di gestire l’incontro in modo diverso a seconda dell’approccio scelto. Ad esempio, scegliendo Frost si può bloccare gli avversari per avere tempo di respirare o fallire una combo senza essere puniti; scegliendo Kano si
Mortal Kombat 1 | Provato [PS5] | Prudono le mani
Il testo discute del tema della violenza nei videogiochi e si concentra sulla beta del nuovo Mortal Kombat 1. L’autore riflette sulla presenza della violenza nei videogiochi e sul fatto che sia un riflesso della natura umana. Nonostante la violenza presente nel gioco, l’autore si concentra principalmente sul divertimento che esso offre. Durante la beta, l’autore ha notato miglioramenti nelle animazioni dei personaggi rispetto ai primi trailer, ma ha anche riscontrato alcune animazioni macchinose e lente. Nonostante ciò, l’autore ha apprezzato molto il gioco e desidera giocare di più. L’autore parla anche del nuovo sistema Kameo introdotto nel gioco, che permette ai giocatori di avere dei “collaboratori” durante i combattimenti. Questo sistema aggiunge varietà agli scontri e offre diverse opzioni di approccio. L’autore elogia la varietà di caratteristiche dei personaggi Kameo e le prese ben realizzate. Tuttavia, l’autore esprime perplessità riguardo alla mancanza di interazione tra il lottatore e il personaggio Kameo durante le prese. Nonostante ciò, l’autore considera il sistema Kameo un’aggiunta positiva al gioco.