Sony sta investendo notevolmente nell’ambito dei giochi live service, suscitando però l’inquietudine dei fan storici e degli appassionati dei classici giochi single player che hanno contribuito alla reputazione della compagnia. Nonostante le affermazioni roboanti fatte da Jim Ryan e dagli altri dirigenti in passato, la conferma di questa strategia è arrivata durante il recente PlayStation Showcase di maggio, dove è emerso che i titoli first party di PlayStation Studios si orientano tutti verso questo tipo di prodotto. Inoltre, sono stati rivelati gli enormi investimenti di Sony in questa direzione, pari a 2,13 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo dei giochi live service.
Questa svolta ha suscitato discussione e reazioni contrastanti. Alcuni vedono la volontà di Sony di cambiare e di sfidare i preconcetti come un segno positivo di evoluzione, mentre altri sono preoccupati che questa strategia possa snaturare l’identità dei giochi PlayStation Studios. Tuttavia, non dovrebbe essere una sorpresa, considerando che molti dei team acquisiti dalla compagnia sono specializzati nei giochi multiplayer o hanno già progetti annunciati in questo ambito.
Sony ha ribadito l’intenzione di puntare sulle nuove proprietà intellettuali, anziché sulle serie di successo già esistenti. Questa scelta coraggiosa può essere vista come una risposta ai crescenti costi di produzione dei giochi single player e come un tentativo di bilanciare i rischi con nuovi modelli produttivi. I giochi live service non sostituiranno completamente i classici giochi “cinematografici” di Sony, ma si affiancheranno ad essi, dando loro un supporto anche attraverso le nuove proprietà intellettuali del tipo Games as a Service (GaaS).
Tuttavia, vi è un grande rischio di fallimento per i giochi live service, considerando che solo pochi raggiungono il successo desiderato. Inoltre, la situazione diventa più complicata con la saturazione del mercato. Sony dovrà quindi variare al massimo generi, toni e strutture di gioco per evitare la cannibalizzazione interna e competere efficacemente. Nonostante ciò, la scelta coraggiosa di Sony dimostra una volontà di cambiamento e di adattamento alle sfide del mercato dei videogiochi.
Infine, bisogna ricordare che questa è solo una rubrica d’opinione e che rappresenta solo il punto di vista di un membro della redazione di Multiplayer.it. Sarà interessante vedere come questa nuova strategia si evolverà e quali saranno i risultati ottenuti da Sony.
Sony PlayStation: l’insistenza sui giochi live service è una mossa coraggiosa e interessante
Sony ha annunciato di voler investire molto nei giochi live service, creando preoccupazione tra gli utenti che preferiscono i giochi single player su cui la compagnia si è basata finora. Durante il PlayStation Showcase di maggio è emerso che tutti i giochi first party sembrano essere di questo genere, confermando le affermazioni fatte in precedenza dagli executive di Sony. Gli investimenti totali ammontano a 2,13 miliardi di dollari per la ricerca e lo sviluppo, anche se non tutto sarà destinato ai giochi live service. Nonostante la reazione negativa di alcuni, questa nuova direzione potrebbe essere interessante e dimostra la volontà di Sony di cambiare e sfidare i preconcetti. Inoltre, l’azienda intende puntare sulle nuove proprietà intellettuali invece di serializzare franchise di successo, come una risposta ai costi di produzione sempre più elevati. Tuttavia, il rischio principale è che molti giochi live service falliscano e che ci sia una concorrenza interna tra i titoli. Sarà importante diversificare generi, toni e strutture di gioco per evitare una cannibalizzazione. Nonostante ciò, la scelta di Sony è coraggiosa e dimostra una volontà di cambiamento che verrà valutata con il tempo.