Pirateria online: la nuova legge contro il “pezzotto” e le multe che faranno tremare chi viene beccato!

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Il Governo approva un Decreto Legge per tutelare le aziende che trasmettono la Serie A (e non solo) contro il fenomeno del “pezzotto”. Questo termine si riferisce a un sistema che elude le restrizioni per i non abbonati, permettendo loro di accedere gratuitamente ai contenuti audiovisivi delle aziende che normalmente richiedono un pagamento per l’accesso.

Il sistema del pezzotto è principalmente utilizzato dai tifosi che desiderano guardare le partite di Serie A senza sottoscrivere un abbonamento a Dazn. Questo fenomeno ha causato consistenti perdite economiche per le aziende che detengono i diritti di trasmissione delle partite di calcio. Come risposta a questa problematica, il Governo ha introdotto regole rigorose e multe elevate per coloro che diffondono illegalmente tali contenuti e per chi ne usufruisce.

Per contrastare l’utilizzo del pezzotto e la diffusione illegale di contenuti esclusivi, sono state adottate due strategie, una tecnica ed una economica. Dal punto di vista tecnico, è stato conferito ai provider di servizi Internet il potere di bloccare l’accesso degli utenti a siti segnalati dall’autorità Agcom come diffusori illegali di contenuti. Inoltre, la novità più significativa è che un sito potrebbe essere messo offline entro 30 minuti dalla segnalazione, in tempo reale e senza la necessità di giustificazioni.

Dal punto di vista economico, coloro che diffondono illegalmente contenuti audiovisivi esclusivi rischiano di incorrere in multe che possono variare da 2.000 a 15.000 Euro. Inoltre, nei casi più gravi, la pena può comprendere anche dai 6 mesi ai 3 anni di carcere. Il Governo punta quindi ad affrontare in modo rigoroso il fenomeno del pezzotto per tutelare le aziende e garantire la legalità nella fruizione dei contenuti audiovisivi.

Pirateria, passa la legge contro il “pezzotto”, cosa accade a chi viene beccato: multe salatissime

Il Governo italiano ha approvato un Decreto Legge per proteggere le aziende che trasmettono la Serie A (e non solo) da un sistema chiamato “pezzotto”. Questo sistema permette agli utenti di usufruire gratuitamente di contenuti audiovisivi che normalmente sono a pagamento. Il “pezzotto” viene utilizzato principalmente dai tifosi che vogliono vedere le partite di Serie A senza pagare l’abbonamento a Dazn. Questo fenomeno ha causato ingenti perdite economiche alle aziende che possiedono i diritti di trasmissione delle partite di calcio. Per contrastare il “pezzotto”, il governo ha introdotto regole rigide e multe salate per chi diffonde illegalmente i contenuti e per chi ne usufruisce. Sono state adottate due strategie, una tecnica e una economica, che prevedono la chiusura dei siti internet e multe che vanno da 2.000 a 15.000 euro per chi diffonde illegalmente contenuti esclusivi. In alcuni casi gravi, la pena può arrivare fino a 3 anni di carcere. Dal punto di vista tecnico, i provider di servizi internet sono stati autorizzati a bloccare l’accesso agli utenti a siti segnalati dall’autorità Agcom per la diffusione illegale dei contenuti. La novità più significativa è che un sito può essere “messo offline” entro 30 minuti dalla segnalazione dell’Agcom, senza la necessità di giustificazioni o comunicazioni aggiuntive.