Pensione e contributi sparsi? Scopri la soluzione efficace: la totalizzazione ti aiuta ad ottenere il massimo dei tuoi diritti!

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La possibilità di andare in pensione qualche anno prima può essere resa effettiva grazie alla totalizzazione dei contributi. Ma cosa si intende con questo termine? In molti casi, non siamo a conoscenza delle opportunità di prepensionamento che esistono. In questo articolo, illustreremo cos’è la totalizzazione dei contributi e i requisiti necessari per richiederla.

Immaginate di aver versato contributi a diversi enti nel corso della vostra vita professionale. Esiste il rischio di perderli o possono invece essere utilizzati per la pensione? La risposta è affermativa: tutti i contributi versati, anche a enti differenti, possono essere utilizzati e nessuno andrà perso. L’unica cosa da fare è riunirli attraverso il processo di totalizzazione.

In pratica, la totalizzazione è una soluzione che permette ai lavoratori di cumulare tutti i contributi versati presso enti o gestioni previdenziali diversi. A differenza della ricongiunzione, la totalizzazione dei contributi è gratuita e i periodi di contribuzione maturati possono essere combinati per ottenere un’unica pensione pari alla somma dei diversi trattamenti previdenziali di ciascun ente.

La totalizzazione dei contributi consente anche di poter andare in pensione anticipatamente riunendo tutti i contributi versati presso enti diversi. Questa possibilità è rivolta a una vasta gamma di lavoratori, inclusi quelli iscritti alla Gestione Separata INPS e alle Casse di Previdenza.

È possibile richiedere la totalizzazione dei contributi per la pensione di vecchiaia, per la pensione di anzianità, per l’inabilità e anche per la reversibilità. Tuttavia, il richiedente non deve già aver effettuato la ricongiunzione dei contributi e non deve essere già beneficiario di una pensione autonoma presso una delle gestioni coinvolte nella totalizzazione. L’importo dell’assegno previdenziale varierà a seconda del momento in cui il contribuente ha iniziato i versamenti: se tutti i contributi sono stati versati dopo il 1995, si applicherà il sistema contributivo puro; se invece una parte dei contributi è stata versata entro il 1995, il sistema di calcolo sarà misto.

Come accennato in precedenza, la totalizzazione può essere richiesta anche per le pensioni di inabilità. In questo caso, la pensione sarà soggetta alla normale tassazione IRPEF, ma saranno previste agevolazioni come i trattamenti di famiglia e le maggiorazioni sociali. Inoltre, non saranno applicate trattenute per redditi da lavoro dipendente o autonomo e non sarà riconosciuta l’integrazione al trattamento minimo. Per avere diritto alla pensione di inabilità, è necessario dimostrare di essere completamente e permanentemente inabili a qualsiasi tipo di lavoro. Questo requisito dovrà essere verificato dall’ultimo ente di gestione a cui il richiedente è stato iscritto.

Per presentare la domanda di pensione di inabilità con la totalizzazione dei contributi, il soggetto interessato dovrà presentare la richiesta presso l’ente previdenziale a cui è iscritto o, nel caso di cessazione dell’attività lavorativa, presso l’ultimo ente in cui è stato iscritto. Nella domanda dovranno essere indicati tutti gli enti previdenziali presso i quali il lavoratore ha versato i contributi. L’ente che riceve la richiesta di pensione avrà poi il compito di coordinarsi con tutti gli altri enti previdenziali interessati.

Pensione e contributi sparsi: la soluzione è la totalizzazione ma attenzione ai requisiti

La totalizzazione dei contributi è un metodo che consente di cumulare i contributi versati a enti previdenziali diversi per ottenere una pensione unica. Questa possibilità è disponibile per diversi tipi di pensione, come la pensione di vecchiaia, di anzianità, di inabilità e di reversibilità. Tuttavia, per poter richiedere la totalizzazione, non si deve aver già effettuato la ricongiunzione dei contributi e non si deve già percepire una pensione autonoma da uno degli enti previdenziali coinvolti. L’importo della pensione dipenderà dall’anno in cui sono stati effettuati i versamenti, con l’applicazione del sistema contributivo puro se tutti i contributi sono stati versati dopo il 1995, o del sistema misto se una parte dei contributi è stata versata entro il 1995. È anche possibile richiedere la totalizzazione per le pensioni di inabilità, con alcune agevolazioni fiscali e sociali. Per presentare la domanda di pensione con totalizzazione dei contributi, è necessario contattare l’ente previdenziale di riferimento e indicare tutti gli enti presso i quali sono stati versati i contributi. L’ente ricevente si coordinerà con gli altri enti interessati per gestire la richiesta.