Partita IVA e il ruolo del commercialista: nulla sfugge alla normativa aggiornata! Evita controlli e sanzioni con i nostri preziosi consigli

0

Quando si decide di avviare una partita IVA, è fondamentale comprendere il ruolo del commercialista. Non è obbligatorio avere un commercialista per gestire la partita IVA, poiché secondo la legge italiana è possibile gestirla autonomamente, purché si presti attenzione alle scelte fatte durante l’apertura, poiché queste influenzeranno i futuri guadagni.

Quindi, per aprire una partita IVA senza un commercialista, è necessario possedere le conoscenze e le competenze necessarie per prendere le migliori decisioni. Al momento dell’apertura, è importante scegliere il codice Ateco, una sequenza numerica di sei cifre che identifica l’attività svolta dal professionista o dal lavoratore autonomo. È possibile consultare alcuni siti internet per scegliere il codice Ateco più adatto.

Inoltre, è necessario determinare il regime fiscale in cui si opererà. Attualmente, in Italia, è possibile scegliere tra il regime ordinario e quello forfettario. Il secondo è più conveniente perché prevede un’aliquota di tassazione più bassa, ma è necessario rispettare determinati limiti e requisiti per accedervi.

Se tutto ciò sembra già troppo complicato, potrebbe essere utile rivolgersi a un commercialista che potrà indicare la soluzione migliore in base alle proprie esigenze. A seconda del tipo di attività, possono essere necessari anche altri adempimenti.

Affidarsi a un commercialista al momento dell’apertura della partita IVA è la soluzione ideale per chi ha poca esperienza in questi campi. Oltre a scegliere il codice Ateco e consigliare il regime fiscale più adatto, il commercialista si occupa anche di altre importanti questioni.

Durante l’apertura della partita IVA, è necessario stabilire se l’attività prevalente è di natura intellettuale o artigianale/commerciale. A seconda del caso, sarà necessario aprire la partita IVA come libero professionista o come ditta individuale. È anche importante individuare la cassa previdenziale a cui devono essere versati i contributi.

I liberi professionisti dovranno compilare autonomamente il modello AA9/12, necessario per aprire, modificare o cessare la partita IVA. Il modello può essere inviato direttamente online all’Agenzia delle Entrate o consegnato allo sportello territoriale.

Per aprire una ditta individuale, è necessario inviare una ComUnica, che consente di iscriversi contemporaneamente al registro delle imprese, alla gestione artigiani o commercianti INPS, all’INAIL, al REA e inviare la Scia. Inoltre, è possibile ottenere un indirizzo PEC.

È possibile gestire la propria partita IVA senza un commercialista rivolgendosi a un CAF, che offre costi inferiori rispetto a un professionista, oppure utilizzando un software. In alternativa, si può optare per un commercialista online, che di solito offre tariffe più convenienti rispetto a un commercialista tradizionale.

Partita IVA e ruolo del commercialista: attenzione alla normativa aggiornata se non vuoi controlli e sanzioni

Il testo riguarda l’apertura di una partita IVA e il ruolo del commercialista. Si sottolinea che non è obbligatorio avere un commercialista per gestire la propria partita IVA autonomamente, ma è importante fare scelte consapevoli che avranno impatto sui guadagni futuri. Al momento dell’apertura, è necessario scegliere il codice Ateco, consultando siti internet per trovare quello più adatto alla propria attività. Bisogna anche decidere il regime fiscale, tra ordinario e forfettario, tenendo conto che il secondo prevede una tassazione più bassa ma ha dei limiti e requisiti da rispettare. Se le cose sembrano troppo complicate, è consigliabile rivolgersi a un commercialista che potrà indicare la soluzione migliore. Inoltre, a seconda del tipo di attività e dell’apertura della partita IVA, ci sono altri adempimenti da considerare. Affidarsi a un commercialista al momento dell’apertura della partita IVA è ideale per chi ha poca esperienza in queste questioni, poiché il commercialista può aiutare nella scelta del codice Ateco, del regime fiscale migliore e occuparsi di altre importanti questioni, come individuare l’attività prevalente e la cassa previdenziale corretta. È possibile gestire la partita IVA senza un commercialista, utilizzando un CAF o un software, oppure affidandosi a un commercialista online.