In attesa di scoprire se la visita a Taiwan di Lisa Su avrà sviluppi in termini di accordi con TSMC per il suo nodo a 3 nanometri, arrivano importanti novità sul futuro dell’azienda proprio da parte della sua CEO.
La Dottoressa Su ha infatti espresso la sua volontà di ampliare il numero di produttori al fine di diversificare le fonti, guardando con preoccupazione alla situazione geopolitica internazionale e al precario equilibrio nella regione del Pacifico, dove le tensioni con la Cina non lasciano molto spazio alle soluzioni diplomatiche.
A questo punto è evidente che, sebbene improbabile, un improvviso blocco delle fabbriche di TSMC a Taiwan potrebbe comportare seri rischi per coloro che producono in outsourcing con accordi esclusivi con il chipmaker di Hsinchu.
Ad aumentare ulteriormente le preoccupazioni della CEO di AMD, ci sarebbe anche l’annuncio dei ritardi nella costruzione di una fabbrica di TSMC negli Stati Uniti, il cui pieno funzionamento è previsto solo nel 2025, con un anno in più rispetto alla pianificazione originale. Ciò implicherebbe altri due anni di attesa in cui i processi più avanzati del produttore asiatico sarebbero limitati all’isola di Taiwan.
Insomma, non è sicuramente il periodo più facile per TSMC e le preoccupazioni di AMD potrebbero ben presto coinvolgere anche altri produttori, tra cui anche Apple, con la quale il chipmaker taiwanese ha una partnership storica.
“non solo TSMC” per i chip del futuro
La CEO di AMD, Lisa Su, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla dipendenza da TSMC e ha dichiarato la volontà di diversificare le fonti di produzione. La situazione geopolitica in Asia Pacifico e i ritardi sulla fab americana di TSMC rappresentano ulteriori preoccupazioni. Queste preoccupazioni potrebbero estendersi ad altri produttori come Apple, che ha una partnership storica con TSMC.
