La noia può avere un effetto positivo sulla nostra creatività, ma oggi è diventato difficile lasciarsi andare ad essa a causa della nostra dipendenza dai social media.
Secondo Timothy Hill, sociologo dell’Università di Bath, la noia profonda può essere estremamente positiva se si dà alle persone la possibilità di pensare e svilupparsi senza distrazioni.
Hill e i suoi colleghi hanno esaminato la vita di 15 individui che hanno trascorso la pandemia in ferie o in smart working e hanno scoperto che alcune persone hanno trovato nuove passioni come la falegnameria o il ciclismo, mentre altre hanno trascorso il tempo sui social media.
Hill sostiene che i social media possono alleviare la noia superficiale, ma impediscono alle persone di progredire verso uno stato di noia profonda, dove potrebbero scoprire nuove passioni. La distinzione tra noia superficiale e profonda è stata proposta dal filosofo tedesco Martin Heidegger, che riteneva che la noia fosse una parte importante della vita e che fosse necessario coltivarla.