Nobunaga’s Ambition Awakening: una recensione stimolante sull’evoluzione del gioco, ma c’è ancora qualcosa che manca!

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Tra le numerose serie di successo nel portfolio di Koei Tecmo, il marchio strategico di Nobunaga’s Ambition occupa un posto di primo piano. Come molti titoli musou della stessa azienda, rappresenta un altro caso di un marchio che ottiene incredibili successi nel mercato orientale, ma che fatica ad affermarsi nello stesso modo in Europa, tranne che per specifiche nicchie di consumatori. Il marchio è nato nel 1983 e, in occasione del suo 40° anniversario, ha appena visto il lancio del suo ultimo progetto, chiamato Nobunaga’s Ambition Awakening. Questo titolo racchiude anni di sforzi per offrire un’esperienza completa e soddisfacente per gli amanti delle imprese belliche che hanno caratterizzato la storia del Giappone feudale. La nostra recensione della versione per PC ci ha permesso di comprendere meglio l’esperienza di gioco che, nonostante alcune novità che migliorano il gameplay, rimane molto complessa nelle sue meccaniche di gestione. Ma andiamo per ordine nella nostra recensione.

Come per i suoi predecessori, Nobunaga’s Ambition Awakening trasporta il giocatore nel Giappone del XVI secolo, sconvolto dagli scontri tra vari signori della guerra, chiamati daimyo, che cercano di unificare il Paese sotto una sola bandiera. Questo periodo storico è ricco di eventi fondamentali per l’evoluzione socio-politica dell’intera nazione e ha avuto importanti ripercussioni anche sul piano culturale. Diversi signori della guerra, considerati personalità illustri per l’epoca, hanno imposto la propria influenza a discapito dei più deboli.

In questo clima instabile, in cui le alleanze tra le varie fazioni si formano e si dissolvono facilmente, il giocatore può selezionare una data di inizio della partita e un daimyo con i relativi territori da gestire in modo completo. Awakening è il capitolo più grande della saga in termini di contenuti. Fin dalle opzioni iniziali, si nota come Nobunaga’s Ambition Awakening offra una vasta gamma di contenuti, con centinaia di territori e fazioni, e oltre mille ufficiali con personalità e attributi di gioco ben differenziati. Ovviamente, Koei Tecmo ha dato una certa enfasi alla caratterizzazione dei personaggi più rilevanti del periodo, come il clan Takeda, Imagawa e lo stesso Oda Nobunaga. Tuttavia, anche le fazioni minori presentano interessanti peculiarità che rendono ogni partita unica nel suo genere.

La gestione dei propri territori in Nobunaga’s Ambition Awakening richiede un’attenta supervisione delle diverse regioni, analizzando i distretti e le singole città che possono crescere ed espandersi al loro interno. Questo richiede una micromanagement della propria fazione che difficilmente si trova in altri strategici famosi in Occidente, toccando sia gli aspetti diplomatici che finanziari, senza dimenticare gli aspetti bellici. Tuttavia, non è tutto perfetto e ci sono alcune barriere che scoraggiano i principianti e i curiosi, con un’enorme quantità di informazioni da gestire in modo abbastanza caotico, richiedendo molte ore per essere padroneggiate adeguatamente. C’è un piccolo tutorial all’inizio che fornisce una visione generale delle attività principali da svolgere sulla mappa di gioco, ma alla fine è solo una breve introduzione e richiederà molta pazienza per comprendere tutte le numerose opzioni disponibili. Ci saranno momenti in cui pochi minuti potrebbero mettere a rischio le pianificazioni che hanno richiesto molto tempo, costringendoci a sperimentare le conseguenze di scelte che sembravano attente alle molte variabili presenti. Queste scelte sono state una costante nella serie di Koei Tecmo, caratterizzando un’esperienza che soddisfa solo fino a un certo punto e che è difficile da compromessi, anche per i giocatori più esperti.

Tra le novità da elogiare in Nobunaga’s Ambition Awakening c’è un vero e proprio sistema che consente ai giocatori di delegare ai propri ufficiali e luogotenenti una enorme quantità di compiti per la gestione e la crescita delle singole città o dei distretti minori. Questo si traduce nella possibilità di seguire sullo schermo un incredibile numero di interventi e consigli da parte degli ufficiali, che sono fondamentali per capire come agire per il bene della propria fazione. Ci sono interfacce, menu e avvisi che continuamente appaiono sullo schermo, spesso attivando missioni che, se seguite con logica, permettono di ottenere dei bonus. Ovviamente, ogni scelta comporta rischi e opportunità da valutare adeguatamente e non basta seguire tutti i consigli o compiti suggeriti dai vari consiglieri per portare il proprio clan al successo. Questo sistema, va sottolineato, non facilita l’esperienza di gioco, anzi, sposta l’attenzione del giocatore e conferma la complessità del gioco, che può essere apprezzata ma allo stesso tempo può causare frustrazione. Soprattutto nella gestione di clan più grandi, dove la necessità di monitorare i territori, gli eserciti e i consigli che arrivano da ogni parte richiede nervi saldi.

Non sempre, però, si riesce a controllare completamente ciò che accade, sia nel nostro clan che nei territori circostanti. Ci sono momenti in cui la pianificazione preventiva lascia spazio all’improvvisazione. Per quanto riguarda gli scontri, oltre alla possibilità di risolvere automaticamente le dispute, è anche possibile partecipare personalmente ai combattimenti principali, come gli assedi alle città o ai castelli. In queste situazioni, Nobunaga’s Ambition Awakening offre un gameplay soddisfacente e sorprendentemente più intuitivo rispetto ai predecessori. La mappa di battaglia è suddivisa su binari prestabiliti, limitando le direzioni in cui i vari battaglioni possono muoversi. Questa soluzione si contrappone alla complessità gestionale, offrendo opzioni belliche più immediate, pur lasciando una certa libertà nella gestione delle traiettorie dei battaglioni per conquistare posizioni strategiche, migliorare il morale delle truppe e accerchiare i nemici. Tuttavia, è un peccato che non ci sia una marcata distinzione tra le diverse unità sul campo di battaglia, che sp

Nobunaga’s Ambition Awakening | Recensione – Un passo in avanti, ma…

Il testo parla del brand strategico di Koei Tecmo, Nobunaga’s Ambition, che ha ottenuto un grande successo nel mercato giapponese ma ha faticato affermarsi in Europa. Il brand ha appena lanciato il suo ultimo progetto, Nobunaga’s Ambition Awakening, un gioco che si svolge nel Giappone feudale e che permette ai giocatori di unificare il Paese. Il gioco offre una vasta gamma di territori, fazioni e personaggi, e richiede una gestione complessa e dettagliata, che coinvolge aspetti diplomatici, finanziari e militari. Nonostante alcune novità che rendono il gameplay più appetibile, il gioco può risultare caotico e complesso, specialmente per i giocatori meno esperti. Tuttavia, offre anche una serie di innovazioni che permettono di delegare compiti ai propri ufficiali e consiglieri, semplificando la gestione dei territori. Il gameplay delle battaglie è più intuitivo rispetto ai precedenti titoli della saga, anche se la gestione delle unità potrebbe essere migliorata. Dal punto di vista tecnico, il gioco presenta una migliore cura per l’interfaccia e i dialoghi, ma le texture e le animazioni possono risultare altalenanti.