L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft ha finalmente ottenuto il via libera. Questa mattina, alle nove, è scaduto l’ordine restrittivo che impediva alle due aziende di procedere con la fusione. La fusione potrebbe quindi avvenire in qualsiasi momento entro il 18 luglio.
Come riportato, la corte del Nono Circuito ha respinto la richiesta della FTC (Commissione Federale per il Commercio) di bloccare l’acquisizione fino alla conclusione dell’appello. Non sono stati forniti chiarimenti sul motivo d’urgenza, che l’antitrust americano non ha ritenuto necessario presentare nei mesi trascorsi dalla disputa.
Pertanto, l’annuncio ufficiale della finalizzazione dell’acquisizione potrebbe arrivare da un momento all’altro, dal momento che negli Stati Uniti non ci sono più ostacoli all’operazione. Tuttavia, potrebbe essere plausibile che Microsoft voglia aspettare fino a lunedì, quando si terrà una conferenza organizzata dal CAT (Autorità per la Concorrenza e i Mercati) nel Regno Unito per trovare un accordo anche in quel Paese.
Questa fusione è stata preceduta da una lunga battaglia. Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Activision Blizzard il 18 gennaio 2022, e il percorso finora compiuto dalle due aziende è stato estremamente lungo e complesso, così come il lavoro necessario per ottenere l’approvazione dei regolatori internazionali.
Attualmente, l’operazione ha ottenuto il via libera in un totale di 41 paesi, che raggruppano oltre 2,8 miliardi di abitanti e un prodotto interno lordo pari a 68 trilioni di dollari, rappresentando oltre due terzi dell’economia globale.
Microsoft e Activision, via libera all’acquisizione: l’ordine restrittivo è scaduto
Microsoft ha ottenuto il via libera per l’acquisizione di Activision Blizzard. L’ordine restrittivo che impediva la fusione è scaduto, consentendo alle due aziende di procedere con l’operazione. L’annuncio della finalizzazione potrebbe arrivare in qualsiasi momento. L’acquisizione ha ottenuto l’approvazione in diversi paesi, coinvolgendo una popolazione di oltre 2,8 miliardi di abitanti. Il percorso compiuto finora è stato lungo e tortuoso, con il lavoro necessario per ottenere l’approvazione dei regolatori internazionali.