Microfoni sotto controllo: come gli hacker rubano le tue password senza possibilità di fuga

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La sicurezza delle password utilizzate sul web è un aspetto cruciale per proteggere i propri dati personali. Tuttavia, l’avanzamento dell’intelligenza artificiale (IA) potrebbe presto rendere vani tutti i nostri sforzi precauzionali.

L’IA ha fatto enormi progressi negli ultimi anni, e alcuni esperti sono già riusciti a utilizzarla per scopi poco lodevoli. Di solito, quando si crea una password per un sito o un dispositivo, vengono seguite alcune regole abbastanza note, come ad esempio l’utilizzo di una password di almeno 8 caratteri, la presenza di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli speciali, e l’esclusione di parole comuni o date facilmente riconducibili a eventi personali.

Tali linee guida hanno funzionato bene nel proteggere i nostri dati online per anni, ma tutto sta per cambiare radicalmente. Gli hacker hanno infatti scoperto un modo per individuare le sequenze di tasti digitate sui dispositivi semplicemente utilizzando un’IA opportunamente addestrata.

La sottrazione delle password tramite l’AI è stata studiata dai ricercatori della Cornell University, che sono riusciti ad allenare l’IA a riconoscere il suono prodotto dai tasti premuti durante l’immissione della password. I risultati hanno rivelato conseguenze preoccupanti: secondo lo studio, l’IA ha raggiunto un’accuratezza del 95% nel riconoscimento dei tasti, mettendo a rischio tutti gli utenti attivi su internet, dai semplici social media utenti ai professionisti e persino agli enti governativi che gestiscono informazioni di vitale importanza.

Tutto ciò viene realizzato attraverso lo studio e il riconoscimento delle forme d’onda prodotte dalla digitazione sulla tastiera. Questi risultati indicano che gli hacker potrebbero facilmente manipolare i dispositivi delle vittime installando un malware con accesso diretto al microfono, grazie al quale sarebbero in grado di riconoscere la battitura delle password, ottenendo così libero accesso a siti, file e dati sensibili.

Risultati simili dimostrano che le password sono diventate dei meccanismi di sicurezza obsoleti, e sarebbe opportuno sostituirle con altre soluzioni come le passkey, il riconoscimento facciale, l’impronta digitale o l’uso di un gestore di password affidabile, che renderebbe superflua l’immissione manuale delle password per accedere ai siti.

In conclusione, proteggere i propri dati online richiede un’attenzione sempre maggiore e la consapevolezza che le vecchie modalità di creazione delle password potrebbero non essere più sufficienti per garantire la sicurezza delle informazioni personali. L’avanzamento dell’IA richiede quindi l’adozione di nuovi strumenti di protezione per contrastare gli attacchi informatici sempre più sofisticati.

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L’intelligenza artificiale potrebbe rendere inutile ogni precauzione presa per proteggere i propri dati ed è stata dimostrato che gli hacker possono individuare le password utilizzando l’AI addestrata per riconoscere il suono dei tasti premuti sulla tastiera. Lo studio ha mostrato un’accuratezza del 95% nell’identificazione delle sequenze digitate, mettendo a rischio ogni utente attivo su Internet. Questo potrebbe consentire agli hacker di installare malware con accesso al microfono dei dispositivi per identificare facilmente le password e accedere a siti, file e dati sensibili. Questo dimostra che le password sono diventate obsolete come soluzioni di sicurezza e dovrebbero essere sostituite da altri meccanismi di identificazione, come le passkey, il riconoscimento facciale, l’impronta digitale o un buon gestore di password che elimina la necessità di inserire manualmente le password.