Secondo Meta, l’azienda dietro a Facebook e agli altri social network di Meta, una strategia efficace per convincere le persone a utilizzare i loro servizi è consentire loro di chattare con chatbot che impersonano Abraham Lincoln e altre personalità. Secondo l’azienda, offrire un servizio simile favorirebbe il coinvolgimento degli utenti, che sarebbero meno interessati ai chatbot della concorrenza.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, Meta sta lavorando su una serie di chatbot in grado di imitare specifiche personalità, in modo da offrire un’interazione particolare con gli assistenti digitali basati sull’intelligenza artificiale, che stanno diventando sempre più popolari.
Uno dei chatbot personalizzati su cui Meta sta lavorando rappresenta il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America, Abraham Lincoln. Gli utenti potrebbero interagire con questo chatbot per ottenere informazioni sulla sua vita, così come pensieri e opinioni riguardanti il suo periodo storico. L’obiettivo è “prevedere” come Lincoln avrebbe risposto riguardo alla sua presidenza o al suo assassinio.
Tra gli altri chatbot personalizzati su cui Meta sta lavorando, c’è addirittura un surfista specializzato nella pianificazione dei viaggi. Questo chatbot sarebbe in grado di aiutare l’utente a organizzare le prossime vacanze senza tralasciare alcun dettaglio.
Non c’è ancora chiarezza su dove questi chatbot saranno disponibili. Si ipotizza che potrebbero essere utilizzati su WhatsApp, Instagram o Messenger, o forse su tutte e tre le piattaforme. Tuttavia, si crede che il lancio sul mercato potrebbe avvenire entro settembre.
Sorge invece qualche dubbio riguardo alla quantità di dati che questo servizio potrebbe raccogliere. Considerando che Meta guadagna la maggior parte dei suoi profitti attraverso la pubblicità basata sugli interessi e i gusti degli utenti, far sapere al chatbot Lincoln e agli altri chatbot ciò che ci piace e ciò che non ci piace potrebbe essere la ricompensa per un servizio che sarà offerto gratuitamente.
Nonostante tutto, i chatbot personalizzati non sono una novità. Altre aziende, come Character.ai, offrono già da tempo servizi simili, permettendo agli utenti di simulare conversazioni con personaggi famosi come Elon Musk o personaggi inventati come Super Mario Bros.
In definitiva, l’introduzione di chatbot personalizzati potrebbe offrire un’esperienza di interazione più umana rispetto agli assistenti digitali tradizionali, generando interesse da parte degli utenti verso i servizi di Meta.
Meta prepara chatbot con più personalità, Abraham Lincoln incluso
Per convincere le persone a utilizzare Facebook e gli altri social di Meta, l’azienda sta sviluppando dei chatbot con diverse personalità, tra cui uno che imiti Abraham Lincoln. L’obiettivo è quello di offrire un servizio speciale che possa attrarre gli utenti e ridurre il loro interesse verso i chatbot della concorrenza. Inoltre, Meta sta lavorando su altri chatbot personalizzati per compiti diversi, come ad esempio un surfista che aiuti a pianificare i viaggi. Non si sa ancora dove questi chatbot saranno disponibili, ma si pensa che potrebbero essere integrati su Whatsapp, Instagram o Messenger. Un punto di preoccupazione riguarda la quantità di dati che Meta potrebbe raccogliere attraverso questi chatbot e l’utilizzo che ne farebbe l’azienda per fini pubblicitari. Tuttavia, i chatbot personalizzati non sono una novità, altre aziende offrono servizi simili con assistenti AI capaci di simulare conversazioni con personaggi famosi o inventati.