Il fenomeno del doomscrolling, definito come una forma di dipendenza mentale e fisica, consiste nella compulsiva e continua scorrimento dei feed dei social media e delle notizie alla ricerca di contenuti sempre più negativi e catastrofici. Questa tendenza è alimentata anche dagli algoritmi dei social media, che cercano costantemente di trattenere gli utenti offrendo loro materiale deprimente, immagini scioccanti e commenti polarizzanti. Il doomscrolling si manifesta in vari modi, come la ricerca compulsiva di materiale sconvolgente o la condivisione di notizie false e sensazionalistiche, fino a diventare un’ossessione.
Le persone più a rischio di cadere nel doomscrolling sono i giovani adulti, che sono cresciuti con un costante accesso a internet, ma anche coloro con un alto livello di istruzione e, soprattutto, coloro che soffrono di ansia o depressione e trovano nel doomscrolling un modo per evadere dalla realtà personale.
Nonostante possa sembrare innocuo, il doomscrolling può aumentare lo stato di ansia e stress delle persone, portandole anche alla depressione. La continua esposizione a notizie negative e catastrofiche può influire negativamente sulla qualità del sonno e portare a disturbi del sonno significativi. Questo può causare danni fisici evidenti, come mal di testa, vertigini, mal di stomaco e problemi agli occhi e alla vista.
Tutte queste conseguenze possono essere evitate chiedendo aiuto professionale o prendendo in considerazione alcune strategie personali. Oltre ad esporre i propri occhi a una quantità limitata di tempo davanti allo schermo, è importante limitare il tempo trascorso online, scegliendo solo fonti attendibili e informazioni veritiere. È inoltre benefico fare pause regolari e dedicarsi ad attività rilassanti per distogliere la mente dai contenuti negativi letti o visti in precedenza.
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Il testo parla del fenomeno del doomscrolling, che è una forma di dipendenza mentale e fisica che consiste nel continuo scorrere dei feed dei social media alla ricerca di contenuti sempre più negativi e catastrofici. Questa abitudine è incentivata dagli stessi social media che offrono materiale negativo per mantenere gli utenti incollati allo schermo. Il doomscrolling può manifestarsi in vari modi, come la ricerca continua di materiale sconvolgente o la condivisione di notizie false e sensazionalistiche. Le persone più a rischio sono i giovani adulti, le persone con istruzione elevata e coloro che soffrono di ansia o depressione. Il doomscrolling può aumentare l’ansia e lo stress delle persone, portandole anche alla depressione. Può anche causare problemi di sonno e danni fisici come mal di testa, vertigini e problemi agli occhi. Tuttavia, è possibile uscirne chiedendo aiuto professionale o limitando il tempo trascorso online e dedicandosi a attività rilassanti.