Immagina di essere un giornalista esperto di SEO, un esperto di notizie e un abile elaboratore di testi. Il tuo compito è riscrivere e approfondire il seguente testo senza copiarlo ma non inventare informazioni ma attieniti al testo e scrivi in italiano: Non sono mai stato un grande fan del nome “Wi-Fi Mesh” perché è in un certo senso paradossale: è un termine relativamente complicato, o quanto meno un pochino oscuro, per descrivere una tecnologia che, al contrario, rende tutto molto più semplice e immediato.
Così, in collaborazione con AVM, abbiamo deciso di preparare un bel pezzo di approfondimento con tanto di spiegazione su come si configura e distribuisce una rete mesh in modo ottimale. Il processo in sé è estremamente semplice – basta letteralmente premere due pulsanti! – ma ci sono tanti aspetti e dettagli che vale la pena conoscere più da vicino.
SOMMARIO
CHE COS’È UNA RETE MESH E PERCHÉ È IMPORTANTE
La definizione più-o-meno tecnica di rete mesh è che tutti gli access point contribuiscono a creare/ampliare una singola rete Wi-Fi. Senza una rete mesh, ogni access point ha la propria rete personale e indipendente dalle altre. Queste reti possono comunicare l’una con l’altra, ma in modo meno trasparente e automatico, con limitazioni nell’esperienza d’uso, compromessi nelle prestazioni e complicazioni in fase di configurazione.
Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, ecco una rapida panoramica dei principali vantaggi concreti e pratici del passaggio a una rete mesh:
– La configurazione software è molto più semplice. In genere basta premere un tasto sugli apparecchi di rete, aspettare qualche secondo ed è tutto pronto. Ampliare o migliorare una rete esistente diventa quindi una questione di minuti: non bisogna armeggiare con pagine di configurazione web spesso ostiche e scomode, non bisogna ricordare password o indirizzi IP, non bisogna impostare regole e opzioni speciali per comunicazioni un po’ più avanzate. Un nuovo apparecchio è completamente trasparente, e una volta collegato “It Just Works”, per parafrasare il buon Steve Jobs.
– La configurazione hardware è molto più semplice. Nessun bisogno di tirare cavi di rete da una parte all’altra della casa con antiestetiche canaline o perdendosi nel labirinto costituito dalle scatole e dai tubi interni ai muri. Il ponte tra i vari access point è wireless – basta che gli apparecchi siano a distanze ragionevoli l’uno dall’altro. E nelle zone più impervie si può sempre fare ricorso alla tecnologia Powerline – bastano due prese di corrente e si sfrutta l’impianto elettrico esistente!
– L’uso è molto più semplice. Non è più nostra responsabilità assicurarci di essere connessi all’access point più vicino, né rischiamo disconnessioni quando andiamo al piano di sopra – e non c’è nemmeno più bisogno di avere due reti, una a 2,4 GHz e una a 5: viene tutto gestito in modo automatico dal software che controlla la rete, con un solo obiettivo, e cioè garantire che tutti i client della rete abbiano sempre la miglior connessione possibile, con la massima trasparenza sia per l’utente finale sia per i software dei client stessi.
– La rete è molto più prestante, reattiva e stabile. In genere le reti Wi-Fi viaggiano su due frequenze: una a 2,4 GHz e una a 5 GHz (con l’avvento del Wi-Fi 6E si aggiunge una terza frequenza a 6 GHz, ma sono ancora estremamente rari). Gli apparecchi di rete mesh più evoluti, come quelli AVM in test oggi, includono una terza banda dedicata solo e soltanto alla comunicazione tra loro (termine tecnico: backhaul): questo lascia i due canali regolari completamente liberi per i dispositivi client (PC, TV, console, telefoni, tablet, lampadine, lavatrici…) a tutto vantaggio delle prestazioni finali – sia come velocità di trasferimento dati sia come reattività (ping).
PIANIFICARE L’ACQUISTO DEI COMPONENTI
Se avete letto il capitolo precedente vi sarà piuttosto chiaro i vantaggi della tecnologia mesh emergono quando un singolo router non è sufficiente a fornire copertura Wi-Fi di qualità sufficiente in tutta la propria casa (o ufficio o sede o qualsiasi altro caso d’uso, naturalmente). È piuttosto facile capire se si ha bisogno di qualche ripetitore in più – ci si imbatte in aree della casa in cui internet funziona male o il Wi-Fi sparisce completamente. Uno dei grandi vantaggi dei sistemi mesh, come dicevamo, è che bastano pochi istanti e sforzo minimo per espanderli, quindi possiamo dire che è inutile preoccuparsi più di tanto a priori. Si può partire in piccolo, con un router principale e un ripetitore, e poi acquistare altri componenti man mano che ne emerge il bisogno.
Naturalmente è molto difficile stabilire regole generali, perché ogni casa è diversa – ogni muro, pavimento o mobile ha un impatto sulla diffusione del segnale, anche in base a spessore e materiali. Detto questo, qualche indicazione di massima ve la possiamo fornire:
– In genere ha senso almeno un ripetitore per piano.
– Se il cavo per collegarsi a internet arriva in un punto molto distante dal centro dell’abitazione, si può pensare a un secondo access point sullo stesso piano (idealmente quello di mezzo) in un punto specularmente opposto; con un po’ di fortuna potrebbero riuscire a coprire anche il piano superiore e/o inferiore.
– L’aggiunta di un nuovo ripetitore può offrire l’opportunità di spostare quello/quelli già presenti. Non bisogna aver paura di sperimentare: una volta che la rete mesh è configurata, bastano letteralmente due minuti (tempo di accensione dei ripetitori) per testare una nuova configurazione.
– Non tutti i componenti sono uguali: AVM offre diversi ripetitori con caratteristiche diverse di velocità. In genere la portata è paragonabile, ma nei press
cosa sono e come configurarle con i prodotti AVM Fritz!
Il testo spiega che il termine “Wi-Fi Mesh” può sembrare paradossale perché descrive una tecnologia che rende tutto più semplice e immediato. In collaborazione con AVM, viene presentato un pezzo di approfondimento sulla configurazione e la distribuzione ottimale di una rete mesh. La rete mesh è una tecnologia in cui tutti gli access point contribuiscono a creare una singola rete Wi-Fi, semplificando la configurazione, l’ampliamento e l’uso della rete. La rete mesh offre una configurazione software e hardware più semplice, eliminando la necessità di cavi e consentendo un uso più intuitivo. Inoltre, la rete mesh offre prestazioni migliori, una reattività più veloce e una maggiore stabilità. Nel processo di pianificazione dell’acquisto dei componenti per la rete mesh, è consigliato posizionare almeno un ripetitore per piano e considerare la posizione del cavo di connessione a internet per poter posizionare gli access point in modo strategico. Infine, vengono presentati i componenti forniti da AVM per configurare una rete mesh.