L’Unione Europea ha avviato un’indagine antitrust nei confronti di Microsoft a causa di presunte pratiche anticoncorrenziali legate al servizio Microsoft Teams. Secondo il portale ufficiale della Commissione europea, l’accusa riguarda un potenziale abuso di posizione dominante da parte dell’azienda di Redmond. Microsoft è accusata di aver integrato il suo servizio di comunicazione e collaborazione Teams nelle suite per aziende Office 365 e Microsoft 365, violando potenzialmente le leggi europee sulla concorrenza.
La Commissione europea ha iniziato l’indagine per valutare se effettivamente ci sia stata una violazione. È importante sottolineare che questa è la prima indagine antitrust dell’UE nei confronti di Microsoft dopo circa 15 anni. Nel luglio 2020, infatti, Slack aveva presentato un reclamo analogo alla Commissione europea dopo che Teams aveva registrato un forte aumento degli utenti durante la pandemia.
Secondo quanto riportato da The Verge, Robin Koch, portavoce di Microsoft, ha dichiarato che l’azienda rispetta il lavoro della Commissione europea e prende sul serio le sue responsabilità. Koch ha inoltre precisato che Microsoft collaborerà con la Commissione e si impegnerà per trovare soluzioni riguardo alle preoccupazioni sollevate.
L’indagine aperta dall’Unione Europea su Microsoft rappresenta un importante sviluppo nel settore tecnologico e segna un’attenzione crescente nei confronti dei grandi attori del mercato. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa indagine e vedere come si evolverà la situazione tra Microsoft e le autorità europee.
L’UE apre la prima indagine antitrust su Microsoft in 15 anni: di mezzo c’è Teams
L’Unione Europea ha aperto un’indagine antitrust su Microsoft a causa di presunte pratiche anticoncorrenziali relative al servizio Microsoft Teams. Microsoft potrebbe aver violato le leggi europee sulla concorrenza integrando Teams nelle suite per aziende Office 365 e Microsoft 365. Questa è la prima indagine antitrust su Microsoft da circa 15 anni. La Commissione europea ha avviato l’indagine per verificare se ci sia stata una violazione. Slack aveva precedentemente presentato un reclamo su questo argomento nel luglio 2020. Microsoft rispetta il lavoro della Commissione e si impegna a collaborare per trovare soluzioni alle preoccupazioni.