L’oscura verità sul lavoro notturno: scoperta inquietante mette in pericolo la nostra salute!

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Lavorare di notte è un’attività comune per diverse professioni, tuttavia, nel lungo termine, può avere effetti nocivi sull’organismo, soprattutto a livello cerebrale.

Coloro che lavorano in fabbriche a ciclo continuo o come infermieri devono affrontare il turno di notte alcune notti al mese, una necessità già di per sé provante. Non da meno sono quelli che devono adattare le proprie abitudini per aderire ai turni di lavoro, come i guardiani notturni che lavorano per tutta la settimana. Rimanere svegli e attenti mentre gli altri riposano è stressante per il corpo, anche se si è giovani.

Oltre alla stanchezza e al disorientamento causati dal lavoro notturno, esistono anche effetti più gravi che pochi conoscono. Uno studio condotto in Canada e pubblicato sulla rivista Plos One ha voluto analizzare gli effetti dei turni notturni sulle capacità mnemoniche, considerando l’importanza del ciclo sonno-veglia per le capacità cognitive.

La ricerca ha coinvolto più di 47.000 persone tra i 45 e gli 85 anni, intervistandole e sottoponendole a quattro diversi test cognitivi per valutare la loro memoria. Ogni volontario è stato interrogato riguardo alla durata dei suoi turni di notte. I risultati sono stati analizzati tenendo conto dell’età, del genere e del livello di istruzione.

Dai risultati emersi, circa una persona su cinque aveva svolto lavori notturni o a turni nel corso della propria carriera. Confrontando i risultati di coloro che avevano lavorato di notte con quelli di coloro che avevano sempre avuto un orario di lavoro diurno, è emerso un verdetto evidente: la memoria era notevolmente peggiore nel primo gruppo.

Invece, coloro che avevano lavorato su turni dimostravano una carenza nelle capacità esecutive, come la capacità di organizzazione. Spesso, chi lavora di notte per alcuni giorni si sveglia nel tardo pomeriggio, perdendo il senso del passare dei giorni. Con il passare degli anni, diventa sempre più difficile recuperare l’equilibrio perduto e il problema può peggiorare.

Studiare gli effetti sulle persone di mezza età aiuta a comprendere a lungo termine come il lavoro notturno possa influire sulla qualità della vita. Infatti, più si sta in lavori di questo tipo, minore sarà il rischio di avere vuoti di memoria o problemi nella pianificazione della giornata.

Non lavorare mai di notte: rischio altissimo per la salute, l’ultima inquietante scoperta

Il lavoro notturno può avere effetti nocivi sull’organismo, in particolare a livello cerebrale. Molte persone, come gli operai o gli infermieri, devono lavorare durante la notte, cosa che può causare stanchezza e disorientamento. Uno studio condotto in Canada ha mostrato che i turni notturni possono influire sulle capacità mnemoniche e cognitive delle persone. I risultati della ricerca hanno evidenziato che coloro che hanno lavorato di notte hanno mostrato una memoria notevolmente peggiore rispetto a coloro che hanno sempre avuto un orario lavorativo diurno. Inoltre, chi lavora di notte può anche riscontrare problemi nell’organizzazione e pianificazione delle attività quotidiane. Pertanto, è importante considerare gli effetti a lungo termine del lavoro notturno sulla qualità della vita.