Lo sciopero degli attori e doppiatori: un’avventura che potrebbe coinvolgere anche i videogiochi!

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Lo sciopero indetto dalla SAG-AFTRA per attori e sceneggiatori nel settore cinematografico è ancora in corso, con l’obiettivo di ottenere migliori condizioni contrattuali e prevenire il rischio rappresentato dall’utilizzo sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale. Questa protesta ha già avuto conseguenze significative su Hollywood, con diversi film e serie televisive che sono stati rinviati o addirittura cancellati.

Adesso la protesta potrebbe estendersi anche all’industria dei videogiochi. Secondo quanto riportato da Xfire, la SAG-AFTRA afferma che anche gli accordi nel settore dell’intrattenimento interattivo sono bloccati, spingendo per uno sciopero anche per gli attori e i doppiatori nel campo dei videogiochi.

La SAG-AFTRA ha sottolineato che la sovrapposizione dei contratti per l’industria cinematografica e quella dei videogiochi non è una coincidenza, ma un problema prevedibile che sta colpendo non solo l’industria degli intrattenimenti, ma anche molti lavoratori in tutto il mondo. Secondo l’organizzazione sindacale, la cupidigia si sta diffondendo come un incendio e minaccia il sostentamento dei lavoratori e l’importanza degli esseri umani.

Di conseguenza, la SAG-AFTRA ha invitato gli attori e i doppiatori a partecipare a un nuovo sciopero anche nell’industria videoludica. Le votazioni in merito saranno aperte a partire dal 5 settembre e si concluderanno il 25 settembre.

Nel caso in cui si decidesse di proseguire lo sciopero anche per i videogiochi, diverse aziende e publisher sarebbero colpite. Tra di essi figurano Activision Productions Inc., Blindlight LLC, Disney Character Voices Inc., Electronic Arts Productions Inc., Epic Games, Inc., Formosa Interactive LLC, Insomniac Games Inc., Take 2 Productions Inc., VoiceWorks Productions Inc., WB Games Inc.

È evidente che le aziende coinvolte sperano che lo sciopero possa essere evitato. L’ultima volta che si è verificato uno sciopero dei doppiatori, lo scorso ottobre 2016, ci sono voluti quasi un anno per trovare un accordo soddisfacente. Quella volta, lo sciopero è durato ben 183 giorni, diventando il più lungo nella storia dell’unione SAG-AFTRA.

Attualmente, lo sciopero ha già avuto delle conseguenze per la produzione di uno dei videogiochi più attesi, ovvero la seconda stagione di The Last of Us. Questa produzione non potrà iniziare fino a quando non si concluderanno le proteste.

È importante monitorare attentamente la situazione e vedere quale sarà l’esito di questa protesta, considerando l’impatto che potrebbe avere sull’industria cinematografica e videoludica.

Lo sciopero di attori e doppiatori potrebbe colpire anche i videogiochi

Attualmente, attori e sceneggiatori hanno proclamato uno sciopero a tempo indeterminato nell’industria cinematografica, organizzato dalla SAG-AFTRA, per ottenere migliori accordi di remunerazione e per evitare l’utilizzo sempre più frequente dell’intelligenza artificiale. Lo sciopero ha già avuto conseguenze significative su Hollywood, con diverse produzioni cinematografiche e televisive che sono state rinviati o addirittura cancellati. Ora questa protesta potrebbe estendersi anche all’industria dei videogiochi. La SAG-AFTRA ha dichiarato che gli accordi per l’industria dei giochi sono paralizzati e quindi sta spingendo per uno sciopero anche nel settore dei videogiochi. Le votazioni in merito si terranno dal 5 settembre al 25 settembre. Se lo sciopero dovesse essere approvato, molte aziende e publisher, come Activision, Disney e Electronic Arts, verrebbero colpite. Gli interessati sperano che lo sciopero non avvenga, considerando che nel 2016 si era svolto uno sciopero che durò ben 183 giorni, che fu il più lungo della storia dell’unione SAG-AFTRA. Al momento, lo sciopero ha già causato conseguenze nella produzione della seconda stagione di The Last of Us, che non può iniziare fino a quando non si risolve la protesta. La situazione è da monitorare attentamente per vedere come si sviluppa.