L’imprevedibile cambiamento di posizione di Macron sui videogiochi: da sostenitore a duro critico. Cosa è successo nel 2022?

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente accusato i social media e i videogiochi di avere un ruolo nel fomentare le rivolte in corso nel paese. Durante una conferenza stampa il 1° luglio, Macron ha indicato Snapchat e TikTok come piattaforme utilizzate dai rivoltosi per organizzarsi e ha sottolineato che tali piattaforme sono una “imitazione della violenza” che, per i giovani, può portare a una sorta di disconnessione dalla realtà.

Questa dichiarazione rappresenta un dietrofront rispetto alle posizioni passate di Macron. Infatti, nel corso degli anni, i videogiochi sono spesso stati oggetto di critiche politiche, specialmente in seguito a eventi tragici come le sparatorie nelle scuole. Tuttavia, Macron è sempre stato noto per essere un sostenitore dei videogiochi, in particolare di quelli con un elemento competitivo.

Nel settembre 2022, Macron aveva annunciato personalmente che la Francia avrebbe ospitato due importanti eventi di esport nel 2023 e nel 2024, uno dei quali sarebbe stato un torneo di Counter-Strike: Global Offensive, uno sparatutto tattico. Di conseguenza, le dichiarazioni attuali di Macron sembrano in contrasto con la sua precedente promozione dei giochi competitivi.

Gli attuali disordini in Francia sono iniziati dopo l’uccisione di un adolescente da parte della polizia e si sono rapidamente trasformati in una spirale di violenza e saccheggi. Macron, alla fine del suo mandato, è sotto pressione per ripristinare l’ordine nel paese entro tempi ragionevoli, soprattutto considerando la minaccia rappresentata dall’estrema destra alle prossime elezioni.

In definitiva, le affermazioni di Macron sul ruolo dei videogiochi e dei social media nelle rivolte in Francia rappresentano una svolta rispetto alle sue precedenti posizioni favorevoli ai videogiochi. Tuttavia, è importante notare che non si tratta di un’invenzione di Macron, ma di una diretta citazione del suo discorso, che continua a evolvere in base agli eventi attuali nel paese.

Macron attacca i videogiochi per le violenze in Francia, ma nel 2022 li sosteneva

Il presidente francese Emmanuel Macron ha criticato i social media e i videogiochi per il loro presunto ruolo nelle rivolte in corso nel paese. Tuttavia, questa posizione rappresenta un dietrofront rispetto alle sue precedenti dichiarazioni in cui ha sostenuto i videogiochi competitivi e ha annunciato l’organizzazione di eventi di esport in Francia. Macron ha accusato piattaforme come Snapchat e TikTok di essere utilizzate dai rivoltosi per organizzarsi e ha definito i videogiochi una sorta di “veleno per le menti” dei giovani, che li allontana dalla realtà. Gli attuali disordini in Francia sono stati scatenati dall’uccisione di un adolescente da parte della polizia e Macron è sotto pressione per ristabilire l’ordine in tempi brevi, in vista delle prossime elezioni e considerando la minaccia dell’estrema destra.