Le casalinghe hanno diritto ad una pensione già a 57 anni, un aspetto che ancora molti non conoscono. Nonostante il lavoro delle casalinghe, che è considerato uno dei più duri e faticosi, non preveda un salario, fortunatamente è prevista una pensione a partire dai 57 anni di età. In questo articolo verranno spiegati tutti i dettagli riguardanti questo argomento.
Un tempo, il compito di dedicarsi alla cura della casa e della famiglia era unicamente delle donne, le quali però non venivano retribuite e non avevano diritto ad una pensione. Oggi le cose sono cambiate e nella maggior parte delle famiglie lavorano sia uomini che donne. Tuttavia, ci sono ancora situazioni in cui uno dei due partner decide di rimanere a casa a tempo pieno per occuparsi della cura della famiglia. Nonostante il lavoro di casalinga non preveda uno stipendio, è comunque prevista una pensione che si può ricevere a partire dai 57 anni, se si soddisfano determinati requisiti.
Le casalinghe, così come i casalinghi, hanno diritto ad una pensione, proprio come tutte le persone che lavorano. È importante però fare chiarezza su questo argomento, in quanto spesso si confonde la pensione delle casalinghe con l’assegno sociale. L’assegno sociale è rivolto a coloro che non hanno mai versato contributi e si trovano in una situazione economica disagiata. Viene erogato a partire dai 67 anni di età e l’importo viene rivalutato annualmente. La pensione delle casalinghe, invece, funziona in modo completamente diverso.
La principale differenza risiede nel fatto che per ottenere la pensione delle casalinghe è necessario avere versato almeno 5 anni di contributi. È possibile iniziare a versare contributi a partire dai 16 anni e fino ai 65. È importante precisare che ogni casalinga può decidere l’importo che vuole versare, purché non sia inferiore a 25 euro al mese.
A differenza dell’assegno sociale, che si può ricevere solo a partire dai 67 anni di età, la pensione delle casalinghe si può ottenere già a partire dai 57 anni. Tuttavia, per andare in pensione a 57 anni è necessario aver versato contributi tali da garantire un assegno pari almeno a 1,2 volte l’assegno sociale. L’importo dell’assegno sociale varia ogni anno e per il 2023 è stato fissato a 503,27 euro. Nel caso in cui i contributi versati non raggiungano questa cifra, sarà necessario attendere di compiere 65 anni per ricevere la pensione delle casalinghe.
È importante sottolineare che versare meno di 5 anni di contributi non permette di ottenere alcuna prestazione pensionistica. Pertanto, se non si raggiunge il requisito minimo di 5 anni di contributi, non si avrà diritto né alla pensione a 57 anni, né alla pensione a 65 anni.
Infine, è fondamentale precisare che i contributi versati tramite il fondo casalinghe non possono essere cumulati con quelli versati in altre forme di gestione previdenziale. Pertanto, non possono essere utilizzati per la totalizzazione dei contributi per la pensione anticipata.
In conclusione, è importante che le casalinghe siano consapevoli dei loro diritti e delle possibilità che hanno per ottenere una pensione a partire dai 57 anni. Versare contributi per almeno 5 anni e soddisfare i requisiti richiesti permetterà loro di beneficiare di una pensione meritata per il lavoro svolto nel tempo.
Pensione casalinghe a 57 anni se si hanno questi requisiti, anche da subito
Le casalinghe hanno diritto a una pensione che può essere erogata a partire dai 57 anni. In passato, le casalinghe non venivano pagate e non avevano diritto a una pensione, ma oggi le cose sono cambiate. Anche le casalinghe hanno diritto a una pensione, ma è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi. La pensione casalinghe è diversa dall’assegno sociale, che viene erogato a chi non ha mai versato contributi. Per ottenere la pensione casalinghe a 57 anni, è necessario avere versato contributi sufficienti affinché l’assegno previdenziale sia almeno pari a 1,2 volte l’assegno sociale. Se non si raggiunge tale cifra, si dovrà attendere i 65 anni per ricevere la pensione casalinghe. È importante versare almeno 5 anni di contributi, altrimenti non si avrà alcuna prestazione pensionistica. I contributi versati con il fondo casalinghe non possono essere cumulati con quelli versati in altre gestioni previdenziali.