L’esperimento scioccante: I ratti possono giocare? La risposta sconvolgente della scienza!

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I ratti hanno sempre rappresentato soggetto di studio per quanto riguarda i loro comportamenti, in particolare quelli negativi, mentre i comportamenti positivi erano rimasti in secondo piano. Tuttavia, recentemente gli scienziati hanno deciso di condurre una nuova ricerca su tali comportamenti, concentrandosi proprio su quelli positivi. Ciò ha portato alla scoperta che i ratti, in realtà, godono del divertimento, ad esempio quando gli viene fatto il solletico, tanto da emettere dei suoni acuti molto simili alle risate umane.

Gli studiosi affermano di aver identificato l’area cerebrale responsabile del divertimento, sospettando che a essere coinvolta possa essere una sostanza chiamata “grigio periacqueduttale” o PAG. Si è notato che i ratti sono in grado di sperimentare forme di gioco particolarmente complesse, come ad esempio il nascondino.

Per approfondire il ruolo del PAG nel gioco, i ricercatori hanno creato un parco giochi appositamente progettato per i ratti, osservando che si sentissero a proprio agio. In seguito, li hanno fatti giocare, permettendo loro di inseguire la mano degli scienziati e successivamente solleticarli.

Durante le sessioni di gioco, il team ha monitorato costantemente l’attività cerebrale dei ratti, utilizzando elettrodi cerebrali e microfoni ad ultrasuoni per registrare i loro suoni di “risata”.

È stato osservato che quando un ratto era coinvolto nel gioco e produceva suoni di “risata”, una specifica regione del PAG si attivava. Al contrario, quando il ratto veniva esposto a una luce intensa, che può causare ansia in loro, i neuroni del PAG si spegnevano. Per verificare se effettivamente il PAG fosse responsabile del divertimento, i ricercatori hanno iniettato una sostanza chimica nel PAG che impediva il corretto funzionamento dei neuroni.

A questo punto, i ratti non solo hanno smesso di emettere suoni di “risata”, ma hanno anche perso interesse nel gioco proposto dagli umani. Ciò ha confermato il ruolo cruciale del PAG nel comportamento ludico dei ratti, come hanno concluso i ricercatori.

Infine, è interessante notare che i ratti hanno anche la capacità di scegliere i propri amici, come evidenziato in uno studio precedente.

I ratti possono sperimentare momenti giocosi? Lo svela la scienza

Uno studio condotto sugli animali ha rivelato che i ratti possono provare emozioni positive come il divertimento. Fino ad oggi, le ricerche si erano concentrate solo sulle emozioni negative. Gli scienziati hanno individuato un’area del cervello, chiamata “grigio periacqueduttale” o PAG, responsabile del divertimento. Durante l’esperimento, i ricercatori hanno creato un parco giochi per i ratti e li hanno osservati mentre giocavano. L’attività cerebrale dei ratti è stata monitorata tramite elettrodi cerebrali che hanno rivelato che quando i ratti giocavano e “ridevano”, una regione del PAG si attivava. Quando invece venivano esposti a una luce intensa, i neuroni del PAG si spegnevano. Inoltre, iniettando una sostanza chimica nel PAG che fermava il funzionamento dei neuroni, i ricercatori hanno osservato che i ratti non solo smettevano di “ridere” ma anche perso interesse per il gioco. Gli scienziati hanno concluso che il PAG svolge un ruolo cruciale nel comportamento di gioco dei ratti.