L’era dell’AI impietosa: scopri le punizioni implacabili e senza pietà per i trasgressori

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Le truffe telefoniche stanno diventando sempre più diffuse in tutto il mondo, causando gravi danni finanziari alle vittime che spesso non riescono a recuperare il denaro perso. Queste frodi si sono evolute nel tempo e i truffatori utilizzano sempre più tecniche sofisticate per ingannare le persone. Le truffe telefoniche rappresentano un affare per gli autori poiché sono facili da perpetrare e i costi sono ridotti, rendendo difficile combatterle.

I truffatori cercano di ingannare le persone attraverso false chiamate, con l’obiettivo di ottenere informazioni personali, dati finanziari e denaro. Sfruttano spesso la paura o l’ignoranza delle persone, presentandosi come rappresentanti di istituzioni finanziarie, aziende o enti governativi.

Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per indagare su questi crimini, è estremamente difficile recuperare il denaro perso, soprattutto perché le telefonate possono provenire da Paesi diversi da quelli della vittima, rendendo impossibile l’identificazione dei criminali.

Per contrastare questo problema, i ricercatori del Cyber Security della Macquarie University di Sydney hanno sviluppato Apate, un chatbot progettato per simulare la voce umana e interagire con i truffatori telefonici. L’obiettivo principale di Apate è trattenere i truffatori al telefono per il tempo più lungo possibile, limitando così il numero di potenziali vittime delle frodi.

Apate utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per creare una conversazione realistica e coinvolgente con il truffatore. Il chatbot può simulare emozioni, esprimere preoccupazioni e porre domande che spingono il truffatore a rimanere al telefono per periodi prolungati, anche fino a 40 minuti o più. Questo allunga significativamente il tempo che i truffatori trascorrono con una singola vittima, riducendo le loro possibilità di cercare altre prede.

Secondo i ricercatori, i primi risultati dell’utilizzo di Apate sono promettenti. Il chatbot è riuscito a trattenere i truffatori al telefono per lunghi periodi, rallentando le operazioni e riducendo il numero di truffe effettuate con successo. L’utilizzo di Apate può fornire alle forze dell’ordine preziose informazioni sugli schemi utilizzati dai truffatori, permettendo loro di adottare misure preventive più efficaci.

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Le truffe telefoniche sono un problema diffuso in tutto il mondo che causa grandi perdite finanziarie alle vittime. I truffatori utilizzano sempre più sofisticate tecniche per ingannare le persone e ottenere informazioni personali e finanziarie. È difficile contrastarle poiché le chiamate possono provenire da diversi paesi. Per contrastare questo problema, i ricercatori della Macquarie University hanno sviluppato un chatbot chiamato Apate, che simula una conversazione con i truffatori per trattenere il tempo il più possibile e ridurre il numero di vittime. Apate utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per creare una conversazione realistica e coinvolgente con il truffatore e ha ottenuto risultati promettenti nel rallentare le operazioni dei truffatori. L’utilizzo di Apate può fornire informazioni preziose alle forze dell’ordine e aiutare a adottare misure preventive più efficaci.