Le tempeste secolari di Saturno: uno spettacolo cosmico da non perdere!

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Saturno, il gigante gassoso del nostro Sistema Solare, non è da meno di Giove quando si parla di tempeste. Sotto le nuvole di metano che lo avvolgono si celano delle gigantesche tempeste, chiamate “megatempeste”, in grado di alterare il pianeta per secoli. La loro esistenza è stata osservata per la prima volta nel 2010 dalla sonda Cassini, anche se non si conoscono ancora i meccanismi che le generano. Tuttavia, recenti studi potrebbero aver fornito nuovi indizi in merito.

Gli astronomi, utilizzando osservazioni radio, sono riusciti a scrutare sotto le nuvole di Saturno e hanno trovato ulteriori prove dell’esistenza di queste tempeste giganti. In particolare, è stata individuata una serie di tempeste vicino all’equatore che potrebbero durare fino a quasi 100 anni, e potrebbe esserci anche una tempesta polare, forse ancora più antica.

Per condurre questa ricerca, gli scienziati hanno utilizzato le frequenze radio per sondare al di sotto dello strato di nuvole dei pianeti giganti. Secondo il professor Li dell’Università del Michigan, questo approccio è necessario per comprendere la composizione e le reazioni chimiche che alterano l’atmosfera di un pianeta.

Studiare queste gigantesche tempeste è fondamentale per comprendere i meccanismi che interessano i giganti gassosi del nostro Sistema Solare e potrebbe fornire chiavi di lettura anche per il misterioso e drammatico cambiamento di Nettuno. Capire come si sviluppano le tempeste di dimensioni così imponenti inserisce la teoria degli uragani in un contesto cosmico più ampio e spinge i limiti della meteorologia terrestre, sfidando le nostre conoscenze acquisite.

Su Saturno queste tempeste imperversano da centinaia di anni

Le tempeste su Saturno, chiamate “megatempeste”, possono alterare il pianeta per secoli e sono state osservate per la prima volta nel 2010 dalla sonda Cassini. Un recente studio ha scoperto nuove prove di tempeste vicino all’equatore, che potrebbero durare quasi 100 anni, e una possibile tempesta polare ancora più antica. Gli astronomi hanno utilizzato le osservazioni radio per studiare queste tempeste e comprendere meglio la composizione dell’atmosfera del pianeta. L’obiettivo di questo studio è quello di comprendere meglio i meccanismi delle tempeste sui giganti gassosi del Sistema Solare e potrebbero anche fornire indizi sul misterioso cambiamento di Nettuno. Queste ricerche spingono i limiti della meteorologia terrestre e inseriscono la teoria degli uragani in un contesto cosmico più ampio.