Le stelleurlanti nel nostro feed: La rivoluzione delle pulsar nell’osservazione delle onde gravitazionali

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Le onde gravitazionali sono state scoperte recentemente grazie all’interferometria, ma la loro esistenza era stata prevista da Einstein attraverso le sue equazioni di campo. Queste onde sono perturbazioni nello spazio-tempo generate da eventi ad alta energia che coinvolgono masse enormi. Ad esempio, le fusioni tra buchi neri supermassicci generano deformazioni che si propagano nell’universo.

Una nuova scoperta è stata annunciata di recente: le onde gravitazionali a bassa frequenza. Questa scoperta è il risultato di una collaborazione tra oltre 190 scienziati provenienti da diverse nazioni e di una raccolta di dati durata 15 anni.

Per effettuare quest’osservazione, gli scienziati hanno utilizzato le pulsar, stelle di neutroni che ruotano velocemente attorno al loro asse ed emettono impulsi di onde radio in modo molto regolare. NANOGrav ha monitorato 68 pulsar, creando un rilevatore noto come “pulsar timing array”. Questo sistema sfrutta la regolarità con cui le pulsar emettono onde radio e rileva gli sfasamenti causati dalle onde gravitazionali a bassa frequenza.

Questa scoperta rappresenta una teoria lungamente ipotizzata ma mai osservata prima. Tuttavia, questa tecnica non consente di individuare la fonte delle onde gravitazionali.

come le pulsar hanno permesso di osservare le onde gravitazionali

Il testo parla delle onde gravitazionali, scoperta recente ma teorizzata da Einstein già molti anni fa. Queste onde sono generate da eventi energetici che coinvolgono masse imponenti, come ad esempio le fusioni tra buchi neri. È stata annunciata una nuova scoperta riguardante le onde gravitazionali a bassa frequenza, ottenuta attraverso il monitoraggio delle pulsar, stelle di neutroni che emettono impulsi di onde radio con regolarità. Questo sistema di rilevazione, chiamato pulsar timing array, sfrutta le fluttuazioni del tessuto spazio-temporale causate dalle onde gravitazionali a bassa frequenza. Anche se la scoperta era stata teorizzata, è la prima volta che viene osservata. Tuttavia, questa tecnica non permette di identificare la fonte delle onde gravitazionali.

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