Le Proteste in Francia: Macron puntano il dito sui videogiochi come fattore scatenante

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I videogiochi, come spesso accade, sono nuovamente oggetto di critiche da parte delle istituzioni, che li incolpano dei problemi della società come la violenza. L’idea di vietare i videogiochi violenti sembra essere per molti una soluzione, come è successo tempo fa a un legislatore dello Stato dell’Illinois, che ha presentato degli emendamenti per modificare una legge in vigore dal 2012.

In passato, diversi studi hanno esaminato le possibili connessioni tra videogiochi violenti e comportamenti violenti nella vita reale, evidenziando che non sono state trovate prove scientifiche a sostegno di questa tesi (chi l’avrebbe mai detto?). Ora, come riportato anche su ResetEra, un altro politico influente, Emmanuel Macron, si è aggiunto alla lista di personaggi di spicco pronti ad attribuire ai videogiochi la “colpa” dei problemi.

Come molti di voi sapranno, in Francia negli ultimi tre giorni ci sono stati disordini a causa dell’uccisione di un adolescente da parte della polizia. Oggi, il presidente francese ha accusato i social media e i videogiochi di aver “intossicato” i giovani e di aver alimentato i disordini, invitando i genitori a tenere i loro figli a casa.

Questa crisi rappresenta un test importante per Macron, il cui ruolo di leader internazionale è stato messo in discussione negli ultimi mesi da diverse crisi interne. Va anche detto che, al di là delle critiche ai videogiochi, si tratta di un momento doloroso per la Francia, in cui la morte di un adolescente riaccende dibattiti che non dovrebbero sorgere in questo momento, per rispetto nei confronti della vita del giovane.

Le proteste si sono estese da Parigi ad altre città francesi, come Marsiglia, Lione e Tolosa, dopo la morte del ragazzo di 17 anni, identificato solo come Nahel M., colpito da un agente di polizia dopo essere stato fermato martedì scorso. L’agente è stato arrestato e ha presentato le sue scuse alla famiglia del ragazzo. La redazione di SpazioGames esprime cordoglio per gli amici e la famiglia del giovane, lasciando da parte polemiche sterili.

In ogni caso, non è la prima volta che un presidente decide di discutere dei videogiochi violenti da bandire per contrastare gli atti di violenza: Donald Trump era un forte sostenitore di questa teoria ed aveva organizzato un incontro con i membri dell’industria dei videogiochi per valutare come agire.

Il presidente Macron incolpa i videogiochi di aver alimentato le proteste in Francia

Il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato i social media e i videogiochi di aver influenzato i giovani e aver alimentato i disordini che si sono verificati in Francia a seguito dell’uccisione di un adolescente da parte della polizia. Questa non è la prima volta che i videogiochi vengono presi di mira dalle istituzioni, in precedenza anche Donald Trump aveva proposto di vietare i videogiochi violenti. La morte del ragazzo ha scatenato proteste non solo a Parigi, ma anche in altre città francesi. Questo evento rappresenta una sfida per Macron, il cui ruolo di leader è stato messo in discussione negli ultimi mesi. La redazione di SpazioGames esprime le sue condoglianze alla famiglia del ragazzo, evitando polemiche sterili.