L’entanglement quantistico è un fenomeno che descrive la relazione tra due particelle che sono state legate in passato e che continuano ad influenzarsi reciprocamente, anche a distanze molto elevate, senza limiti spaziali. Un esempio tipico di questo fenomeno è lo spin, in cui il valore di una particella influenza istantaneamente il corrispondente valore dell’altra, mantenendo così il valore globale iniziale. Dal momento della sua scoperta, i fisici stanno cercando di comprendere in modo approfondito quale forza sia responsabile del trasporto di informazione a distanze illimitate per influenzare la seconda particella dopo il cambiamento di stato della prima.
Recentemente, un team di ricercatori dell’Università di Aalto in Finlandia ha fatto una scoperta importante che potrebbe contribuire a spiegare questo fenomeno. Hanno rilevato le onde di entanglement quantistico utilizzando molecole organiche chiamate cobalto-ftalocianina. Attraverso la creazione di un materiale artificiale, i ricercatori hanno permesso agli elettroni entangled di formare una sorta di quasi-particella chiamata triplone. La conferma dell’esistenza di questa particella è stata ottenuta attraverso misurazioni nel mondo reale. Si è osservato che i triploni possono attraversare reti molecolari, creando onde di entanglement che possono essere misurate e studiate.
Questa importante scoperta potrebbe avere implicazioni significative in diversi ambiti della fisica quantistica, dall’informatica alla fisica pura e alle scienze dei materiali. Si aprono nuove prospettive di ricerca che permetteranno di comprendere meglio l’entanglement quantistico e sfruttarne le potenziali applicazioni.
rilevate per la prima delle onde di entanglement
Un team di ricercatori dell’Università di Aalto in Finlandia ha scoperto un metodo per rilevare le onde di entanglement quantistico, un fenomeno che collega due particelle anche a distanza molto elevate. Utilizzando molecole organiche chiamate cobalto-ftalocianina, i ricercatori hanno creato un materiale artificiale in cui gli elettroni intrecciati formano una particella chiamata triplone. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative nel campo della quantistica e delle scienze dei materiali.