La verifica dell’età: un’indagine sconvolgente svela cosa nasconde la tua cronologia online!

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Il Governo Meloni sta valutando l’implementazione di severe restrizioni riguardo alla fruizione di contenuti per adulti da parte dei minori di 18 anni. Si ritiene infatti che i sistemi di verifica dell’età attualmente in uso non siano in grado di prevenire in modo efficace l’accesso ai siti pornografici da parte dei ragazzi più giovani.

Secondo quanto riportato da Repubblica e Il Tempo, l’Italia potrebbe prendere spunto dalla Francia, che si avvale di servizi esterni per il monitoraggio dell’applicazione della legge. La Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Maria Roccella, è stata la portavoce di questa proposta, che intende imporre una maggior responsabilità ai portali di contenuti per adulti, chiedendo loro di certificare l’età degli utenti. Roccella afferma che la situazione attuale è fuori controllo, anche perché le famiglie italiane non utilizzano molto i sistemi di controllo parentale.

La discussione a livello nazionale è stata scatenata dal tragico caso di Caivano, dove una dodicenne è stata vittima di stupro. A sostenere l’adozione di misure immediate vi è il parroco Don Patriciello, ma anche una figura nota dell’industria pornografica come Rocco Siffredi si è espresso favorevolmente su una simile iniziativa. Al momento non sono ancora stati forniti dettagli sul concreto funzionamento del sistema di verifica.

si discute di verifica dell’età

Il Governo Meloni sta valutando l’idea di limitare l’accesso ai contenuti per adulti ai minori di 18 anni. Si ritiene che i sistemi attuali di verifica dell’età non siano efficaci nel prevenire l’accesso dei minori al porno. Come riportato da Repubblica e Il Tempo, l’esempio da seguire sarebbe quello della Francia, che fa uso di servizi terzi per monitorare l’applicazione della legge. La Ministra Eugenia Maria Roccella, responsabile delle pari opportunità e della famiglia, ha spiegato che l’obiettivo è responsabilizzare i portali di contenuti per adulti, chiedendo loro di certificare l’età degli utenti. Attualmente, la situazione sarebbe fuori controllo e le famiglie italiane non utilizzerebbero molto i sistemi di controllo parentale. La discussione nazionale è stata stimolata dal terribile caso di Caivano, con richieste di intervento da parte del parroco Don Patriciello e del noto attore di film per adulti Rocco Siffredi. Non ci sono ancora dettagli sul funzionamento pratico del sistema di verifica.