La trappola di Google Maps: Abbandonati a piedi con la presunzione di fare “la cosa giusta”

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Google Maps è uno dei servizi di Google più utili sia per gli aggiornamenti continui che vengono effettuati, sia per l’affidabilità delle informazioni fornite. Tuttavia, nonostante la sua innovatività, questa applicazione può anche commettere errori. Infatti, molti utenti che hanno pianificato itinerari precisi si sono ritrovati, una volta in viaggio, con il rischio di rimanere senza carica alla propria macchina elettrica.

Quando si cerca un indirizzo, si desidera visualizzare un percorso o si organizza un viaggio tappa per tappa, si tiene conto di tutti gli elementi importanti, come le stazioni di servizio, gli hotel e anche i distributori di carburante. Per chi guida una macchina elettrica, è importante conoscere anche la posizione precisa delle colonnine di ricarica.

A differenza dei distributori di carburante, che sono presenti quasi ovunque sul territorio, la distribuzione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche è ancora limitata. Ciò comporta la necessità di una pianificazione dettagliata, soprattutto considerando la possibilità di lunghi viaggi e la scarsa autonomia delle auto.

Molte persone nel tempo hanno creato itinerari con Google Maps, ma una volta in viaggio si sono resi conto di questo importante problema.

Quando si pianifica un viaggio da una parte all’altra dell’Italia, si tende a scegliere le strade autostradali per risparmiare tempo e viaggiare senza problemi di viabilità. Spesso è proprio Google Maps a suggerire tali percorsi, in modo da ridurre l’inquinamento e risparmiare tempo e carburante.

Ciò che ha ingannato molti automobilisti riguarda la presenza dei segnalini che indicano le colonnine di ricarica per le auto elettriche. A prima vista, sembrano essere presenti anche sulle strade autostradali, ma basta fare uno zoom sulla mappa per accorgersi che queste postazioni si trovano effettivamente molto lontano dall’autostrada.

Nonostante la necessità di ricaricare la macchina, molti utenti hanno dovuto rivedere completamente il proprio itinerario, costretti ad uscire dalle autostrade e addentrarsi nelle città vicine prima di poter proseguire verso la propria meta. Questa mancanza non solo inganna le persone, ma comporta anche costi e un impiego di tempo significativi a causa delle frequenti entrate e uscite dalle autostrade.

Google Maps, che fregatura: ha lasciato a piedi migliaia di persone ritenendo di fare la “cosa giusta” | Solo così non sarai ingannato

Google Maps è un servizio molto utile per le sue informazioni aggiornate e affidabili. Tuttavia, anche questa applicazione può commettere degli errori. Molte persone che hanno creato itinerari precisi si sono ritrovate senza possibilità di ricaricare le loro auto elettriche durante il viaggio. Mentre i distributori di carburante possono essere trovati ovunque, le stazioni di ricarica per auto elettriche sono ancora poco diffuse. Questo richiede una pianificazione dettagliata, soprattutto per viaggi lunghi con auto a scarsa autonomia. Molti utenti hanno notato questo problema solo una volta in viaggio. Google Maps suggerisce spesso percorsi autostradali per risparmiare tempo, ma si è scoperto che le stazioni di ricarica segnalate sono effettivamente al di fuori dell’autostrada. Questo ha costretto molti automobilisti a modificare completamente il loro itinerario, spendendo tempo ed energie extra.