Uno studio scientifico ha rivelato che le eccessive estrazioni di acqua dolce dal sottosuolo stanno causando gravi conseguenze per il pianeta Terra nel suo complesso. Andiamo ad approfondire questa scoperta.
Un gruppo di scienziati ha condotto una missione scientifica chiamata “GRACE” (Gravity Recover and Climate Experiment), un acronimo che sta per Esperimento per il Recupero della Gravità e del Clima. Questo progetto è stato portato avanti per diversi decenni da ricercatori provenienti sia dagli Stati Uniti che dalla Germania.
L’obiettivo era studiare l’influenza del movimento dell’acqua – oceani, fiumi, laghi, mari, stagni e così via – sulla gravità terrestre nel suo complesso. Durante questa ricerca, è stata fatta una scoperta straordinaria.
I ricercatori hanno osservato che le estrazioni di acqua dolce tramite pozzi e prelievi di ogni tipo, anche a grandi profondità, hanno provocato uno spostamento dei poli del pianeta Terra di 80 cm in quasi due decenni (17 anni). Oltre all’attività umana, sembra che il principale responsabile di questo spostamento sia il progressivo scioglimento dei ghiacci.
La causa primaria di questo spostamento è il progressivo scioglimento del ghiaccio polare, un fenomeno collegato all’aumento delle temperature causato dal cambiamento climatico. Questo fatto è strettamente correlato anche all’aumento del livello del mare. Quale legame c’è tra lo scioglimento dei ghiacci, il cambiamento climatico e l’estrazione di acqua sotterranea?
La cosa negativa non è l’estrazione di acqua in sé, ma la sua dispersione nell’atmosfera. Infatti, l’acqua viene utilizzata sia per l’agricoltura che per l’industria, ma la maggior parte di essa evapora o scorre verso gli oceani. Grazie a questo fenomeno, i mari si sono innalzati di 6 mm rispetto ai 17 anni precedenti, nel periodo compreso tra il 1993 e il 2010.
Le principali responsabilità di questo aumento sembrano ricadere sugli Stati Uniti, in particolare sulla parte occidentale del paese, caratterizzata da grandi estensioni di terreni agricoli, e sul nord dell’India. Questo progetto è nato nel 2002, quando sono stati lanciati due satelliti chiamati Grace-1 e Grace-2.
La missione aveva diversi obiettivi, tra cui lo studio del comportamento degli oceani e della tettonica terrestre. Tuttavia, uno dei dati più significativi emersi riguarda l’estrazione dell’acqua. La missione si è conclusa il 27 ottobre 2017.
In sintesi, le estrazioni eccessive di acqua dolce stanno generando gravi conseguenze per il nostro pianeta, causando lo spostamento dei poli della Terra e l’aumento del livello del mare. Questo fenomeno è strettamente collegato al progressivo scioglimento dei ghiacci polari, che a sua volta è causato dal cambiamento climatico. È necessario adottare misure per ridurre l’estrazione di acqua e mitigare gli effetti negativi sul pianeta.
Terra, è successo quello che non potevamo prevedere: purtroppo è così
Una ricerca scientifica condotta da un team di scienziati provenienti dagli Stati Uniti e dalla Germania ha scoperto che l’eccessiva estrazione di acqua dolce dal sottosuolo ha prodotto gravi conseguenze per il pianeta Terra. La ricerca, chiamata ‘GRACE’ (Gravity Recover and Climate Experiment), ha analizzato l’influenza del movimento dell’acqua sulla gravità terrestre. Gli studiosi hanno osservato che le estrazioni di acqua dolce hanno causato lo spostamento dei poli del pianeta di 80 cm in un arco di tempo di 17 anni. La principale causa di questo spostamento è lo scioglimento del ghiaccio polare, legato al cambiamento climatico. L’estrazione dell’acqua è importante, ma il problema sta nella sua dispersione nell’atmosfera. Gran parte dell’acqua viene evaporata o confluisce negli oceani, causando un aumento del livello del mare. Gli Stati Uniti, soprattutto la parte occidentale e il nord dell’India, sono considerati i maggiori responsabili di questo fenomeno. Il progetto ‘GRACE’ ha utilizzato due satelliti per misurare il comportamento degli oceani e la tettonica terrestre, ma ha evidenziato soprattutto l’effetto dell’estrazione dell’acqua. La missione si è conclusa nel 2017.