La sorprendente scoperta delle creature estinte con occhi di cristallo che lascia gli scienziati perplessi

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L’evoluzione ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo degli occhi negli organismi viventi. Nei primi esemplari di creature, è possibile che si sia affidata a un materiale insolito per la focalizzazione della luce, un materiale che non si riscontra negli organismi moderni: un cristallo duro conosciuto come calcite. Questi occhi appartenevano a un gruppo estinto di animali chiamati trilobiti e ci offrono una finestra sul loro modo di percepire il mondo circostante.

I trilobiti si estinsero circa 250 milioni di anni fa, ma esistettero per un periodo di circa 300 milioni di anni prima di quel momento. La loro presenza è ben documentata nel registro fossile, il che indica che durante questi 300 milioni di anni furono molto prosperi.

Sappiamo che i trilobiti possedevano occhi composti simili a quelli degli insetti, costituiti da gruppi di unità di fotorecezione chiamati ommatidi, ognuna con i propri fotorecettori e lenti. Come nel caso della visione di creature simili oggi, probabilmente c’era un compromesso: probabilmente non erano in grado di vedere con alta risoluzione spaziale, ma erano particolarmente sensibili al movimento.

I trilobiti avevano tre tipi di occhi, ma l’occhio di calcite non è ancora completamente compreso. Non sappiamo ancora perché si sia sviluppata questa caratteristica, né i benefici che ha conferito. Tuttavia, gli scienziati che studiano la visione di queste creature hanno ora un nuovo approccio per affrontare questa questione.

Queste creature estinte avevano gli occhi di cristallo e confondono gli scienziati

Gli occhi dei trilobiti, un gruppo estinto di animali, erano composti da un cristallo duro chiamato calcite. Questi occhi offrono un’idea di come questi antichi animali percepivano il mondo. I trilobiti si estinsero circa 250 milioni di anni fa, ma esistettero per 300 milioni di anni prima di quel momento. Avevano occhi composti simili a quelli degli insetti, che probabilmente permettevano loro di vedere il movimento ma non con una alta risoluzione spaziale. Non si sa ancora esattamente perché i trilobiti svilupparono questi occhi di calcite, ma gli scienziati stanno studiando la questione con un nuovo approccio.