Microsoft ha subito una sconfitta in tribunale nell’ambito della sua acquisizione di Activision Blizzard, un affare da 68,7 miliardi di dollari che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato. La Federal Trade Commission (FTC), il principale organo regolatore degli Stati Uniti, ha emesso un’ingiunzione per bloccare l’acquisizione, scatenando così un confronto diretto con Sony, il principale antagonista di Microsoft in questa faccenda.
L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft porterebbe sicuramente un gran numero di team di talento e proprietà intellettuali al marchio Xbox. Questi includono titoli come Call of Duty, World of Warcraft, Diablo e Overwatch, che, nonostante un secondo capitolo non apprezzato da tutti, attira ancora 1,9 milioni di giocatori al giorno. Non sorprende quindi che anche Sony sia preoccupata, come dimostrato dalle dichiarazioni fatte negli ultimi mesi.
Mentre in passato Sony aveva esaltato il successo del Game Pass di Microsoft per sottolineare il peso del marchio Xbox, oggi è Microsoft che deve mettere in campo le proprie debolezze, messa alle strette dalla scadenza dei termini fissati per la conclusione dell’operazione. La deadline è il 18 luglio e se entro quella data Microsoft non completerà l’acquisizione, dovrà pagare ad Activision Blizzard 3 miliardi di dollari.
Di fronte al rischio che l’accordo più grande di sempre nel mondo dei videogiochi possa saltare, Microsoft ha rivelato alcuni numeri per cercare di difendere la propria posizione. Secondo l’azienda, la quota di mercato delle console Xbox è cresciuta dal 16% nel 2021 al 21% attuale, tuttavia, Sony e Nintendo rimangono i competitor diretti con quote di mercato significativamente più elevate.
La FTC, tuttavia, non includerebbe Nintendo Switch tra le console di ultima generazione e sembrerebbe non prendere in considerazione neanche il PC come alternativa a basso costo all’acquisto di console, a vantaggio di Microsoft. Tuttavia, l’obiettivo principale della FTC sembra essere quello di bloccare l’acquisizione, secondo alcune voci, a favore della presidente della commissione: Lina Khan.
Le preoccupazioni dei regolatori come la FTC e la CMA britannica sono comprensibili. Tuttavia, mentre Microsoft ha cercato di rassicurare il mercato proponendo accordi relativi a Call of Duty, Sony ha rifiutato tali proposte nonostante le preoccupazioni espresse sulla perdita di un brand così importante. Tuttavia, è emersa un’email del dirigente Sony Jim Ryan che dimostra che egli non era preoccupato della questione Call of Duty, ma si aspettava che la serie di giochi fosse ancora disponibile sulla console PlayStation.
È difficile fare previsioni sull’esito di questa acquisizione, che coinvolge interessi, manovre mediatiche e preoccupazioni legittime riguardo alle mosse dei colossi tecnologici. Quello che è certo è che gli appassionati di videogiochi, in attesa dell’uscita di Diablo IV, sperano che il gioco sia disponibile anche su Xbox Game Pass.
Xbox: Microsoft si dichiara sconfitta nella guerra tra console
Microsoft è stata dichiarata sconfitta in tribunale durante la battaglia per l’acquisizione di Activision Blizzard. La Federal Trade Commission (FTC), l’organo regolatore più importante degli Stati Uniti, ha emesso un’ingiunzione per bloccare l’acquisizione, scatenando una rivalità diretta tra Microsoft e Sony. L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft arricchirebbe il marchio Xbox con team talentuosi e proprietà intellettuali. Tuttavia, Microsoft ha rivelato alcuni numeri per opporsi all’ingiunzione, sostenendo che la quota di mercato delle console Xbox è ancora lontana da quella di Sony e Nintendo. La FTC non considera la Nintendo Switch come una console di ultima generazione e non tiene conto del PC. La FTC sembra intenzionata a bloccare l’acquisizione a vantaggio della presidente della commissione, Lina Khan. Sono comprensibili le preoccupazioni di organizzazioni come la FTC e la CMA britannica, ma Microsoft ha cercato di rassicurare il mercato con accordi relativi a Call of Duty, ai quali Sony si è rifiutata di aderire. Un’email di Jim Ryan, dirigente di Sony, ha dimostrato che non era preoccupato della questione Call of Duty. L’esito dell’acquisizione è ancora incerto.