La sfida tra Musk e Zuckerberg: Scopri cosa sta succedendo su X

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La tempestività nel caricamento delle pagine web è un elemento cruciale per l’esperienza dell’utente. Uno studio di User Experience ha dimostrato che anche un solo secondo di ritardo può spingere gli utenti a cercare alternative. Recentemente, sono stati osservati rallentamenti significativi nell’apertura di alcuni siti web sulla piattaforma X di Elon Musk, in particolare quelli che in passato avevano criticato Musk, come il New York Times, Instagram, Facebook, Bluesky, Threads, Reuters e Substack. Questo ritardo sembra essere una scelta strategica di Musk per influenzare il traffico e, di conseguenza, le entrate pubblicitarie di questi siti.

È in corso uno scontro aperto tra Musk e Zuckerberg. Gli utenti di Hacker News sono stati i primi a notare questi rallentamenti. Alcuni esperti del settore hanno evidenziato che ritardi così lunghi nell’apertura delle pagine possono allontanare gli utenti, influenzando negativamente la frequenza di rimbalzo e il tempo trascorso sul sito. Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha reagito con un’emoji pensierosa a un post su Threads che segnalava questi rallentamenti.

In passato, Elon Musk ha espresso opinioni negative su alcune testate giornalistiche, definendo il New York Times e Reuters come fonti di “propaganda”. Dopo aver notato i rallentamenti, il Times ha subito un calo significativo del traffico, ma X non ha fornito spiegazioni. Musk aveva anche temporaneamente bandito alcuni giornalisti che lo avevano criticato.

In un episodio precedente, l’account principale del New York Times aveva perso la sua verifica su Twitter a seguito di una disputa con Musk riguardo al pagamento di una tariffa mensile per mantenere lo stato di verifica. La risposta di Musk alle critiche è stata diretta e spesso provocatoria, dimostrando la sua volontà di esercitare controllo e influenza attraverso le sue piattaforme.

Musk VS Zuckerberg, ecco cosa sta succedendo su X

Elon Musk è stato accusato di rallentare l’apertura di alcuni siti web su X, la sua piattaforma, in particolare quelli che hanno criticato Musk in passato come il New York Times, Instagram, Facebook, Bluesky, Threads, Reuters e Substack. Questo sembra essere una strategia di Musk per influenzare il traffico e le entrate pubblicitarie di questi siti. Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha reagito con un’emoji pensierosa a un post che segnalava questi rallentamenti. In passato, Musk ha espresso opinioni negative su diverse testate giornalistiche e ha anche bandito temporaneamente alcuni giornalisti che lo hanno criticato. Musk dimostra la sua volontà di esercitare controllo e influenza attraverso le sue piattaforme.

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