La sfida delle auto elettriche: Toyota in ritardo si vede costretta a licenziare dipendenti in Cina

0

Il colosso automobilistico giapponese Toyota Motor si trova ad affrontare una realtà difficile nel mercato cinese dei veicoli elettrici e deve adottare misure drastiche per farvi fronte. Secondo quanto riportato da Reuters, la joint venture tra Toyota e il gruppo automobilistico cinese Guangzhou Automobile Group (GAC) ha annunciato il licenziamento di un numero significativo di lavoratori, garantendo però loro un congruo risarcimento.

Questa situazione spiacevole è il risultato delle difficoltà che il produttore giapponese ha incontrato nel competitivo settore automobilistico cinese, dove la transizione verso i veicoli elettrici sta accelerando rapidamente. La joint venture fra Toyota e GAC conta circa 19.000 dipendenti e si occupa della produzione di modelli importanti come la bZ4X, il primo veicolo elettrico di Toyota, oltre alla Camry e alla Levin. Nonostante l’entusiasmo iniziale per la bZ4X, lanciata nell’ottobre 2022 a un prezzo base di 199.800 yuan (circa 26.000€), Toyota ha faticato a conquistare il favore dei consumatori dopo che concorrenti come BYD e Tesla hanno drasticamente ridotto i prezzi dei loro veicoli.

Infatti, i dati di vendita mostrano una quota di mercato cinese estremamente modesta per la bZ4X (solo lo 0,26%), con solo 3.844 modelli venduti dall’inizio dell’anno. Nel tentativo di invertire questa tendenza, Toyota ha già ridotto i prezzi del 15% lo scorso febbraio, ma nonostante questo sforzo, le vendite dei loro veicoli elettrici hanno subito comunque una diminuzione del 9% nei primi sei mesi dell’anno.

Inoltre, la Toyota bZ3, un’altra berlina elettrica lanciata all’inizio del 2023, sta affrontando numerosi problemi di sicurezza, con oltre 12.200 veicoli richiamati a causa di difetti alle maniglie e problematiche varie.

La situazione di Toyota riflette una tendenza più ampia tra i produttori automobilistici giapponesi in Cina. La quota di mercato di questo gruppo, come riportato dalla China Association of Automobile Association, è scesa dal 20% dello scorso anno al 14,9% nei primi sei mesi del 2023. A differenza dei produttori cinesi che stanno guadagnando quote di mercato con modelli elettrici unici e a prezzi più competitivi, i produttori giapponesi stanno lottando per competere in questo mercato in crescita costante.

Non sono solo i colossi giapponesi come Toyota ad accusare questa tendenza di mercato: anche Volkswagen, un altro importante concorrente nel settore delle auto elettriche, ha visto una riduzione delle vendite del 3,6% lo scorso anno e nel primo semestre del 2023 è stato superato da BYD.

Davanti a questa crescente competitività, i produttori automobilistici giapponesi stanno intensificando i propri sforzi nel settore dei veicoli elettrici. Si stanno concentrando sugli investimenti nella tecnologia delle batterie, nello sviluppo di piattaforme dedicate ai veicoli elettrici e nella produzione di modelli più efficienti e possibilmente meno costosi.

Per far fronte alla competizione di mercato, il Giappone sta adottando una serie di misure per sostenere la tecnologia delle batterie di accumulo, con sovvenzioni per un totale di oltre 330 miliardi di yen (2,3 miliardi di euro). Di questa cifra significativa, quasi 120 miliardi di yen (847 milioni di euro) sono destinati esclusivamente a Toyota, allo scopo di finanziare i recenti piani di sviluppo dell’azienda per i veicoli elettrici.

Toyota non tiene il passo delle altre EV, licenziati dipendenti in Cina

Toyota Motor, il gigante automobilistico giapponese, sta affrontando difficoltà nel mercato cinese dei veicoli elettrici e sta prendendo misure drastiche per farvi fronte. La joint venture tra Toyota e il gruppo automobilistico cinese Guangzhou Automobile Group (GAC) ha annunciato il licenziamento di un gran numero di lavoratori a causa delle difficoltà nel competitivo settore automobilistico cinese, dove la transizione verso i veicoli elettrici sta accelerando rapidamente. La joint venture conta circa 19.000 dipendenti ed è responsabile della produzione di importanti modelli come la bZ4X, la Camry e la Levin. Tuttavia, la bZ4X ha una quota di mercato cinese molto modesta, solo lo 0,26%, e non ha ottenuto il favore dei consumatori a causa dei prezzi ridotti dai suoi concorrenti come BYD e Tesla. Inoltre, la Toyota bZ3 ha avuto problemi di sicurezza che hanno portato al richiamo di oltre 12.200 veicoli. Questa situazione riflette una tendenza più ampia tra i produttori automobilistici giapponesi in Cina, che stanno lottando per competere in questo mercato in rapida crescita. Anche Volkswagen ha visto una diminuzione delle vendite nello stesso settore. Di fronte a questa crescente competizione, i produttori automobilistici giapponesi stanno intensificando gli sforzi nel settore dei veicoli elettrici investendo nella tecnologia delle batterie e sviluppando modelli più efficienti. Per sostenere questa tecnologia, il Giappone sta adottando misure di incentivo, compresi sovvenzioni di 2,3 miliardi di euro, di cui una parte significativa è destinata a Toyota.