Il mining di criptovalute sta diventando sempre meno redditizio a causa dell’aumento dei costi energetici e delle fluttuazioni del mercato delle criptovalute. Tuttavia, in Russia sembra che il mining stia riscuotendo un grande successo, con risultati senza precedenti nel paese eurasiatico.
Secondo quanto riportato da CoinDesk, il mining di Bitcoin è in pieno sviluppo sul mercato russo, nonostante la guerra in corso in Ucraina e le sanzioni internazionali che sono state imposte tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. In particolare, il numero di miner attivi nella Federazione Russa è aumentato in modo significativo, mentre in altri paesi le farm di Bitcoin hanno smesso di funzionare perché poco vantaggiose dal punto di vista economico.
Questa svolta sarebbe dovuta all’arrivo in Russia di un gran numero di macchine per il mining di Bitmain e MicroBT, che sono riuscite a eludere le sanzioni internazionali e sono state richieste molto di più a Mosca rispetto ad altri mercati. In particolare, il trasferimento di queste rig in Russia sarebbe avvenuto perché gli altri mercati, come gli Stati Uniti, non sono più in grado di assorbire la produzione, con una domanda al di sotto delle aspettative delle aziende.
Da un lato, la relazione tra la Russia e le criptovalute è piuttosto complessa, ma negli ultimi mesi si è dimostrata particolarmente positiva per il Cremlino. Molti temono che le criptovalute possano essere utilizzate per eludere le sanzioni internazionali, facendo parte di grandi schemi di riciclaggio di denaro degli oligarchi di Mosca. Tuttavia, la Russia gode di caratteristiche geografiche ed economiche favorevoli per il mining, come le basse temperature e i bassi costi energetici, soprattutto dopo l’inizio delle ostilità con l’Ucraina.
Inoltre, l’aumento del prezzo del Bitcoin negli ultimi mesi potrebbe rappresentare uno dei pochi aspetti positivi per l’economia russa, che è stata pesantemente colpita dall’invasione in Ucraina. Tuttavia, gli esperti continuano a sottolineare i rischi legati a una dipendenza troppo forte dalle criptovalute da parte del mercato russo, tra cui la volatilità di queste ultime e le stesse sanzioni internazionali, che impediscono lo sviluppo di grandi mining farm e data center nel territorio della Federazione.
In Russia è boom di miner di Bitcoin, nonostante le sanzioni internazionali
Il mining delle criptovalute sta diventando poco redditizio a causa dell’aumento dei costi dell’energia e dell’andamento del mercato crypto. Tuttavia, in Russia sembra che il mining di criptovalute stia prosperando, con risultati mai registrati prima. Nonostante le sanzioni internazionali e la guerra in corso in Ucraina, il mining di Bitcoin sta crescendo nel mercato russo. Ciò è dovuto all’arrivo in Russia di un gran numero di macchine per il mining di Bitmain e MicroBT, che hanno raggiunto Mosca, dove c’è una maggiore domanda rispetto ad altri mercati. La Russia presenta caratteristiche geografiche ed economiche perfette per il mining, come le basse temperature e l’energia a basso costo. Nonostante ciò, ci sono rischi legati alla dipendenza troppo ampia dalle criptovalute, come la volatilità e le sanzioni internazionali. L’aumento del prezzo di Bitcoin potrebbe essere uno dei pochi aspetti positivi per l’economia russa, che è stata colpita dall’invasione dell’Ucraina.