La Rivoluzione dell’Euro: Il Passaggio al Digitale, l’inedito cambiamento che trasforma il nostro sistema monetario!

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Negli ultimi anni, l’avvento della digitalizzazione ha portato molte novità nella nostra vita quotidiana. Uno dei temi più controversi dibattuti di recente riguarda l’euro digitale, di cui parleremo in dettaglio per capire cosa implica per la gestione delle finanze personali.

L’euro digitale è una nuova forma di moneta digitale che ha suscitato curiosità e interesse. Grazie ai nuovi sviluppi tecnologici, è possibile effettuare pagamenti tramite carte di credito, smartphone e smartwatch, semplificando così diverse operazioni quotidiane.

Con l’evoluzione delle tecnologie, i sistemi di pagamento hanno dovuto adattarsi per offrire soluzioni adeguate a tutti i cittadini. Da questa esigenza è nato l’euro digitale. L’obiettivo è quello di promuovere l’inclusione finanziaria per tutti i cittadini, attraverso l’introduzione di banconote digitali.

In alcuni paesi, come la Cina, l’implementazione delle banconote digitali è già una realtà, mentre altri paesi come Giamaica, Caraibi Orientali e Bahamas hanno scelto di seguire la stessa strada. L’Europa, che ha sempre dimostrato grande attenzione per i diritti dei suoi cittadini, ha iniziato a prendere provvedimenti in questo senso relativamente di recente. Il 28 giugno 2023 è stato un giorno importante, grazie all’approvazione da parte della Commissione europea.

Per spiegare cosa sia l’euro digitale, è utile fare riferimento alle parole di Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea. Secondo Dombrovskis, avere un portafoglio digitale euro sul proprio telefono sarà come avere monete e banconote fisiche in tasca. Sarà possibile effettuare pagamenti con la stessa facilità, senza nemmeno bisogno di una connessione a internet.

L’euro digitale sarà una moneta digitale fortemente controllata dalle banche centrali europee, emessa e gestita da loro stesse. L’obiettivo è facilitare i pagamenti tramite infrastrutture digitali e migliorare l’inclusione finanziaria nell’area dell’euro per tutti i cittadini.

È importante sottolineare le differenze tra l’euro digitale e i Bitcoin, una delle criptovalute più discusse negli ultimi mesi. A differenza dei Bitcoin, che sono decentralizzati e privi di un ente che ne cura l’emissione e la circolazione, l’euro digitale è una valuta digitale centralizzata emessa e gestita dalle banche centrali, con un supporto diretto dalla Banca Centrale Europea.

La questione della privacy è stata al centro delle preoccupazioni riguardanti l’introduzione dell’euro digitale. Alcune istituzioni finanziarie temevano che l’euro digitale potesse rappresentare un tentativo di controllo da parte dell’Unione Europea. Tuttavia, Dombrovskis ha rassicurato gli utenti sull’aspetto della sicurezza, affermando che i dati personali sarebbero completamente protetti. Né le banche né la BCE avrebbero accesso o la possibilità di rintracciare i dettagli personali delle persone. Inoltre, i pagamenti offline garantiranno un livello di privacy simile a quello dei contanti attuali.

Per tranquillizzare le istituzioni bancarie, che temono una corsa agli sportelli, è prevista una disposizione per limitare gli importi di euro digitali che le persone possono conservare, al fine di preservare la stabilità finanziaria. Le prime proposte parlano di un limite di 3000 euro digitali. Tuttavia, è ancora presto per parlare di questi dettagli. La legge finale dovrà ottenere il sostegno dei 27 Stati membri e, se tutto procede bene, sarà in vigore a partire dal 2027.

L’Euro diventa digitale, è diverso dai bitcoin e dalle banconote di carta, cambia tutto

Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha portato molte novità che fanno parte della nostra quotidianità. Un argomento controverso è l’euro digitale, che porta cambiamenti nella gestione delle finanze personali. L’euro digitale è una moneta digitale emessa dalle banche centrali europee per facilitare i pagamenti digitali e migliorare l’inclusione finanziaria. A differenza del bitcoin, l’euro digitale è una valuta centralizzata. Sarà un mezzo legale per i pagamenti e garantirà la privacy dei dati personali. Saranno anche imposti limiti sulle quantità di euro digitali che si possono conservare. La legge finale dovrà ottenere l’approvazione dei 27 Stati membri e potrebbe entrare in vigore nel 2027.