Dopo la morte di Silvio Berlusconi, sono trascorsi dieci giorni durante i quali è stata valutata l’enorme eredità che ha lasciato dietro di sé. L’uomo che era stato considerato immortale ha sicuramente avuto un impatto significativo sull’economia, la politica e i media del paese durante il suo “ventennio” come primo ministro.
La scomparsa di Berlusconi avrà sicuramente un pesante impatto su diversi aspetti del paese. È già noto il contenuto del testamento lasciato dal Cavaliere, le cui conseguenze si faranno presto sentire. Questo perché l’ex primo ministro era uno degli uomini più ricchi del paese, avendo interessi in molteplici settori.
Il notaio della famiglia Berlusconi, Arrigo Roveda, aprirà il testamento due settimane dopo la morte dell’ex primo ministro. L’eredità include una vasta gamma di beni, tra cui importanti aziende e banche come Mediaset, proprietà private, beni artistici e sei ville. Il valore totale di questi beni è stato stimato intorno ai 4 miliardi di euro.
Questi beni saranno distribuiti tra i 5 figli di Berlusconi: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. I primi tre sono nati dal matrimonio con Carla Elvira dall’Oglio, mentre gli ultimi due sono figli anche di Veronica Lario. Poi c’è Marta Fascina, con la quale Berlusconi aveva stipulato un matrimonio simbolico. Si sa che Marta riceverà 100 milioni di euro e una villa, che potrebbe essere quella di Arcore.
Una delle parti più significative dell’eredità di Berlusconi è Fininvest, la società di proprietà del gruppo Mediaset. Berlusconi deteneva il 61,21% della società, mentre il resto era suddiviso tra i figli con una quota del 7% ciascuno. Tuttavia, la parte più importante è Mediolanum, la banca fondata negli anni ’80 insieme a Ennio Doris, anch’egli scomparso recentemente. La quota di Berlusconi in questa banca vale circa 1,87 miliardi di euro.
Tra le altre aziende rilevanti, vi sono Mondadori, Monza Calcio e Ei Towers, che gestisce le torri di trasmissione. Le modalità di divisione del patrimonio tra i figli sono ancora oggetto di speculazione. Si pensa che Berlusconi abbia previsto una divisione equa, ma solo lunedì prossimo si avranno maggiori dettagli. Per quanto riguarda il caso di Mediaset, si tratta di una questione delicata poiché si è parlato di una possibile vendita all’emittente francese Vivendi.
Tuttavia, sembra che nessuno dei figli voglia cedere il controllo del gruppo. Questa questione ha coinvolto anche la politica, come testimonia un patto tra Marina Berlusconi e la leader del partito di estrema destra Giorgia Meloni, per difendere l’impero televisivo privato del Cavaliere, che è di grande importanza per il centrodestra.
Il testamento di Berlusconi può cambiare l’Italia: in gioco banche e media | Tutti col fiato sospeso
Dopo la morte di Silvio Berlusconi si stanno facendo i conti sulla sua eredità. Sono già passati dieci giorni dalla sua morte e il suo “ventennio” ha influenzato molto l’economia, la politica e i media italiani. La sua scomparsa avrà un pesante impatto sul paese. È stato rivelato il suo testamento, che include banche e importanti aziende come Mediaset, oltre a beni privati e sei ville, per un valore stimato di 4 miliardi di euro. Questi beni saranno divisi tra i suoi cinque figli. La parte più rilevante dell’eredità è Fininvest, società del gruppo Mediaset, di cui Berlusconi deteneva il 61,21%, mentre il resto è suddiviso tra i figli. Inoltre, c’è Mediolanum, una banca con un valore di 1,87 miliardi di euro. Altre aziende importanti includono Mondadori, Monza Calcio ed Ei Towers. Nonostante le speculazioni sulla vendita di Mediaset a Vivendi, sembra che nessun figlio voglia cedere il gruppo, e questo ha creato un patto tra Marina Berlusconi e la premier Giorgia Meloni per difenderlo, un aspetto molto importante per il centrodestra.