La mossa furba delle auto elettriche: scopri come i costi delle ricariche si abbasseranno di molto

0

Passare dalle auto a combustibili fossili a quelle elettriche è una scelta importante, soprattutto considerando l’impatto ambientale. Ma quanto costa realmente ricaricare un’auto elettrica? Esistono diverse opzioni tra cui scegliere, con molte società che offrono i propri servizi e colonnine di ricarica. In molti casi, la soluzione più conveniente è sottoscrivere un abbonamento mensile. Vediamo quindi quali sono le offerte dei principali player del settore.

Le direttive dell’Unione Europea sono chiare: le auto a combustibili fossili saranno presto fuori dal mercato. Ciò porterà ad un aumento delle auto elettriche sulle strade nei prossimi anni. Pertanto, è fondamentale fare la scelta giusta quando si tratta di ricaricare l’auto.

Da tempo si sottolinea l’importanza dell’elettrico nell’industria automobilistica. L’impatto dell’uomo sull’ambiente naturale sta causando conseguenze evidenti a tutti: temperature sempre più alte, record negativi registrati ogni anno e eventi climatici estremi e dannosi.

In questo contesto, diventa evidente che passare all’auto elettrica è una scelta scontata, soprattutto considerando le leggi che l’Unione Europea ha introdotto negli ultimi anni. Tuttavia, c’è un aspetto importante da considerare: come gestire la ricarica? Ci sono molteplici fornitori con diverse proposte, ma in generale conviene sottoscrivere un abbonamento mensile.

Uno dei principali vantaggi dell’abbonamento mensile rispetto alla ricarica pay-per-use è il costo inferiore. Prendiamo ad esempio Enel X che offre tre tipi di piani: City, Travel e Travel Plus. Questi piani forniscono rispettivamente 80 kWh, 160 kWh e 320 kWh a prezzi di 49€, 79€ e 129€. Ciò significa che il costo per kWh in questi tre casi è rispettivamente di 0,61€, 0,49€ e 0,40€. Al contrario, nella modalità pay-per-use, i prezzi sarebbero di 0,69 €/kWh, 0,89 €/kWh e 0,99 €/kWh. La stessa logica si applica anche a Plenitude, che offre i piani Be Light 50, Be Regular 100, Be Large 250 e Be Electric 500, con un costo per kWh rispettivamente di 0,40€, 0,38€, 0,36€ e 0,35€.

A2A presenta una maggiore varietà di piani, con prezzi che vanno da 0,53 €/kWh per il piano Small a 0,32 €/kWh per l’offerta Extralarge. Duferco offre la possibilità di acquistare schede prepagate valide per tre mesi, tuttavia i prezzi per kWh sono più alti, rispettivamente 0,65€, 0,63€ e 0,62€. I Supercharger di Tesla, invece, risultano convenienti solo per i proprietari di auto Tesla, con prezzi che variano tra 0,51 €/kWh e 0,46 €/kWh in base all’orario di ricarica.

In conclusione, la scelta di abbonarsi mensilmente risulta essere la soluzione più economica quando si tratta della ricarica delle auto elettriche. Le offerte dei principali player del settore presentano prezzi interessanti e vantaggiosi, se confrontati con la modalità pay-per-use.

Auto elettriche: se ne hai devi assolutamente conoscere questa mossa furba | Il costo delle ricariche si abbasserà di molto

Il testo discute dell’importanza dell’auto elettrica nell’industria automobilistica e dell’impatto ambientale. Si sottolinea che le auto a combustibile fossile non saranno più vendute, portando ad un aumento delle auto elettriche. Tuttavia, viene evidenziato che la scelta dell’auto elettrica comporta la necessità di gestire la ricarica. Si consiglia di affidarsi ad abbonamenti mensili, che risultano più convenienti rispetto alla ricarica pay-per-use. Viene fornito un esempio con i diversi piani offerti da Enel X e Plenitude, indicando i prezzi per kWh. Altri fornitori, come A2A e Duferco, offrono piani con prezzi variabili. Si menziona inoltre che i Supercharger di Tesla sono convenienti solo per i proprietari di auto Tesla.