La fine dello streaming illegale nel 2023: scopri perché è ora di dire addio e evitare il carcere

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Secondo quanto riportato, è diventato ancor più difficile trasmettere contenuti illegali attraverso lo streaming IPTV su TV e dispositivi come PC, tablet e smartphone, a causa di una nuova legge negli Stati Uniti. Questa legge prevede pene detentive anche in Australia, non solo sanzioni pecuniarie, per chi diffonde contenuti illegali tramite IPTV.

È importante sottolineare che la maggior parte dei flussi illegali trasmessi in tutto il mondo proviene principalmente dagli Stati Uniti e, quindi, bloccare i truffatori direttamente alla fonte del problema potrebbe fare la differenza.

Da quando è stata approvata la proposta del 2020, sono aumentati notevolmente i servizi bloccati e denunciati. Anche l’FBI si è impegnata nella questione, cercando di affrontare il problema. Ad esempio, il sito iStreamitAll, uno dei più famosi per lo streaming gratuito di contenuti a pagamento in diretta, è stato chiuso e i suoi proprietari sono stati arrestati o denunciati. Questo non è tuttavia un fenomeno limitato solo agli Stati Uniti: recentemente anche in Italia è stata condotta un’operazione che ha portato all’arresto di molte persone coinvolte in uno dei più redditizi giri d’affari illegali al mondo.

Le società televisive hanno investito molto per individuare e contrastare i servizi che offrono contenuti illegali. Questo accanimento è motivato anche dal fatto che tali società hanno sostenuto importanti costi per trovare soluzioni al problema.

In conclusione, grazie alla nuova legge negli Stati Uniti e all’impegno delle società televisive e delle forze dell’ordine in tutto il mondo, sembra che la lotta contro lo streaming illegale stia ottenendo risultati positivi. Tuttavia, è necessario continuare a vigilare e adottare misure ancora più incisive per combattere questo fenomeno diffuso su scala globale.

Ecco perchè bisogna dire addio allo streaming illegale nel 2023, si rischia addirittura il carcere

Un nuovo testo afferma che sta diventando sempre più difficile trasmettere contenuti illegali tramite streaming IPTV su TV e dispositivi come PC, tablet e smartphone a causa di una nuova legge negli Stati Uniti. In Australia e negli Stati Uniti, la diffusione di contenuti illegali tramite IPTV è punibile con il carcere e sanzioni elevate. Questa notizia è importante perché la maggior parte dei flussi illegali proviene dagli Stati Uniti, quindi fermare i truffatori alla fonte potrebbe fare la differenza. Da quando è stata approvata questa proposta nel 2020, sono aumentati i servizi bloccati e denunciati. L’FBI si è anche coinvolta nella lotta al problema, come dimostrato dalla chiusura di siti come iStreamitAll. Anche in Italia sono state intraprese azioni per arrestare persone coinvolte in giri d’affari illegali. Le società televisive hanno investito molto per cercare di scoprire i servizi che offrono contenuti illegali.

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