La fine della dichiarazione dei redditi: addio commercialista! Scopri come i contribuenti possono fare a meno del CAF

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La dichiarazione dei redditi sta per subire un completo cambiamento. Ma cosa comporterà esattamente questa modifica? Vediamolo insieme. Attraverso la convenzione siglata con il Ministero dell’Economia per i prossimi tre anni, che vanno dal 2023 al 2025, è previsto un superamento di molti modelli dichiarativi. L’obiettivo di questa decisione è quello di mettere a disposizione dei contribuenti una dichiarazione precompilata perfetta, in cui essi dovranno solo confermare i dati senza doverli modificare.

È previsto che questa modifica sostituisca completamente la tradizionale dichiarazione dei redditi, rendendo migliore l’esperienza delle dichiarazioni precompilate. La convenzione stipulata tra il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate prevede una trasformazione che avverrà nel periodo tra il 2023 e il 2025.

Ma cosa cambierà esattamente con questa nuova dichiarazione dei redditi? La convenzione tra l’Agenzia delle Entrate e il Ministro dell’Economia mira a rendere la dichiarazione precompilata un’opzione molto più efficace. L’intento è quello di eliminare la necessità di richieste di correzione da parte dei contribuenti alla dichiarazione precompilata, permettendo loro di verificare e inviare i dati senza apportare modifiche o aggiunte. Questo obiettivo si inquadra anche nella digitalizzazione, richiesta dal PNRR.

In questo modo, i contribuenti saranno in grado di essere autonomi nei confronti del Fisco, senza necessità di assistenza da parte di commercialisti o Caf. Sarà l’Agenzia delle Entrate stessa a fornire assistenza in caso di necessità, e i contribuenti dovranno solo verificare i dati inseriti prima dell’invio, senza dover intervenire ulteriormente.

Secondo gli ultimi dati disponibili, solo 4,2 milioni di contribuenti hanno utilizzato autonomamente le dichiarazioni precompilate e solo il 23,3% di loro ha accettato il documento senza apportare modifiche. Ci vorrà quindi ancora del tempo prima di raggiungere una dichiarazione precompilata perfetta. Inoltre, sarà necessario un certo periodo di adattamento da parte degli italiani per utilizzare un sistema totalmente automatizzato. Attualmente, infatti, molti preferiscono ancora affidarsi ai commercialisti o alle Caf anziché utilizzare il modello precompilato.

Inoltre, molti italiani hanno segnalato errori nei dati inseriti nel modello 730. Questo rende difficile raggiungere, entro il 2025, un modello precompilato completamente corretto. Ottimizzare il modello 730 precompilato, insieme alla dichiarazione IVA precompilata, rappresenta il primo passo verso l’obiettivo di una dematerializzazione progressiva dei modelli di dichiarazione, un processo che avrà luogo nei prossimi anni.

Scompare la dichiarazione dei redditi e cambierà tutto, i contribuenti potranno fare a meno del commercialista o CAF

Tra il 2023 e il 2025 è previsto un cambiamento totale nella dichiarazione dei redditi in Italia. Grazie a una convenzione tra il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate, si punta a fornire una dichiarazione precompilata perfetta, che il contribuente dovrà solo approvare. L’obiettivo è migliorare il sistema delle dichiarazioni precompilate e renderle più efficaci. Non sarà più necessario apportare correzioni alla dichiarazione precompilata, ma solo verificare e inviare i dati. Questo renderà il contribuente autonomo dal supporto di commercialisti o Caf. Tuttavia, sarà necessario ancora del tempo per abituarsi a questo sistema automatizzato. Attualmente, solo una piccola percentuale di contribuenti utilizza le dichiarazioni precompilate senza apportare modifiche. Inoltre, ci sono ancora molti italiani che segnalano errori nei dati inseriti nel modello 730. L’obiettivo finale è la dematerializzazione progressiva dei modelli di dichiarazione, a partire dalla dichiarazione dei redditi precompilata.