Uno dei punti chiave della tanto attesa riforma fiscale del Governo riguarda la riduzione degli scaglioni IRPEF e le conseguenti modifiche alle aliquote di tassazione sui redditi. Le nuove proposte presentate attraverso quattro diversi schemi a tre scaglioni nella delega fiscale sembrano destinare a una rivoluzione del regime fiscale italiano.
Le ipotesi di modifica sulle aliquote IRPEF, trapelate sin da ora, prevedono una graduale riduzione dell’imposta, passando da quattro a tre aliquote, per poi arrivare a un’unica aliquota. Sono in gioco quattro possibili schemi di modifica per le aliquote in base ai redditi.
Attualmente, nel sistema fiscale italiano sono in vigore quattro scaglioni con le relative aliquote: 23%, 25%, 35% e 43%. L’aliquota del 23% si applica ai redditi fino a 15.000 euro, quella del 25% ai redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro, quella del 35% ai redditi tra 28.000 e 50.000 euro, e quella del 43% ai redditi superiori a 50.000 euro.
Le quattro ipotesi di modifica delle aliquote IRPEF si basano su tre nuovi scaglioni di reddito con diverse percentuali di tassazione. Ad esempio, nella prima ipotesi, le aliquote potrebbero essere del 23%, 27% e 43%. La percentuale del 23% si applicherebbe ai redditi fino a 15.000 euro, quella del 27% ai redditi compresi tra 15.000 e 50.000 euro, e quella del 43% ai redditi superiori a 50.000 euro.
Secondo questa prospettiva, i redditi più bassi non subirebbero alcuna modifica, mentre coloro che guadagnano tra 28.000 euro e 50.000 euro beneficerebbero di una riduzione del tasso di imposta dal 35% al 27%. Al contrario, chi ha redditi intorno ai 25.000 euro verrebbe penalizzato.
Il secondo schema di revisione prevede aliquote del 23%, 33% e 43% per i tre scaglioni di reddito sopra descritti.
Il terzo schema introdurrebbe aliquote del 23%, 27% e 43%. L’aliquota del 23% si applicherebbe ai redditi sotto i 15.000 euro, quella del 27% ai redditi tra 15.000 e 75.000 euro, e quella del 43% ai redditi oltre i 75.000 euro. Con questa ipotesi, i redditi più bassi verrebbero penalizzati pagando più tasse, mentre quelli più alti sarebbero chiaramente favoriti.
Infine, la quarta ipotesi di revisione potrebbe prevedere un’aliquota del 23% per i redditi da 8.500 euro fino a 28.000 euro, un’aliquota del 35% per i redditi da 28.001 euro a 50.000 euro e un’aliquota del 43% per quelli oltre i 50.000 euro.
La riforma fiscale comporterà anche modifiche alle detrazioni, con diverse percentuali in base ai redditi. Ad esempio, si potrebbe prevedere una detrazione del 4% per lo scaglione fino a 15.000 euro, del 3% per lo scaglione tra 15.000 e 50.000 euro, del 2% per lo scaglione tra 50.000 e 100.000 euro, e nessuna detrazione per redditi superiori a 100.000 euro.
Irpef: cambia di nuovo tutto | Tanti problemi ed errori ma anche risparmio: non sbagliare
Il governo italiano sta pianificando una riforma fiscale che prevede la riduzione dei livelli di imposta sul reddito (IRPEF). Sono trapelate varie ipotesi di modifica delle aliquote di tassazione sui redditi. Attualmente, ci sono quattro scaglioni di tassazione: 23%, 25%, 35% e 43%. L’obiettivo del governo è passare a tre aliquote e infine a una singola aliquota. Sono state proposte quattro possibili modifiche delle aliquote basate su tre nuovi scaglioni di reddito. Una delle proposte prevede aliquote del 23%, 27% e 43%, un’altra prevede aliquote del 23%, 33% e 43%. Un’altra ancora introduce un’aliquota del 23% per redditi fino a 15.000 euro, 27% per redditi tra 15.000 e 75.000 euro e 43% per redditi oltre 75.000 euro. Inoltre, con la riforma fiscale ci saranno anche cambiamenti nelle detrazioni in base ai redditi conseguiti.