La pirateria multimediale è un fenomeno che persiste da molto tempo, anche prima che Netflix e Sky raggiungessero la fama di oggi. Tuttavia, questi servizi e molti altri sono sempre più al centro dell’attenzione.
Film, serie TV, documentari e partite di calcio sono costantemente a rischio di essere condivisi illegalmente, soprattutto all’interno delle piattaforme di messaggistica e a causa delle IPTV o dei famosi “pezzotti”.
Secondo una recente notizia, è emersa una realtà sconvolgente che coinvolge i canali a pagamento di Sky e i codici DRM facilmente ottenibili tramite un canale Telegram creato da un utente sconosciuto.
La vendita di informazioni illegali su questa piattaforma è diventata una delle principali problematiche negli ultimi anni. Telegram è particolarmente famoso perché garantisce l’anonimato degli utenti ed è stato utilizzato da oltre 700 milioni di account.
Su Telegram è possibile trovare chiavi di crittografia funzionanti in vendita a circa 2000 euro, che consentono di accedere ai programmi televisivi in maniera illimitata. Nonostante Sky sia stata messa al corrente di questa falla nel loro sistema diversi mesi fa, l’azienda sembra non aver risposto alle denunce.
Mark K, il ricercatore che ha scoperto questa vicenda, ha dichiarato che i criminali coinvolti non hanno più bisogno di pezzotti o IPTV. Utilizzando i codici in vendita, riescono a connettersi direttamente agli stream ufficiali dei server di Sky, ottenendo accesso ai servizi a pagamento principali.
Tutti i tentativi di contattare l’azienda sono stati vani e Mark è arrivato persino a pubblicare su GitHub tutti i link che ha trovato, pur di fare sentire la sua voce. Gli esperti ritengono che questa compravendita di codici funzionanti potrebbe persistere da diversi anni, nonostante gli sforzi per combattere questa pratica, con conseguenti perdite economiche significative per l’industria.
Al momento, sembra che solo Sky sia coinvolta in questa campagna, escludendo la possibilità di un attacco a Widewine, come accaduto in passato. Tuttavia, non è ancora chiaro cosa abbia causato la pubblicazione di questi codici e non si può escludere che le chiavi siano state ottenute direttamente dall’azienda stessa o da qualcuno che ha avuto accesso alla chiave master.
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Il testo parla della diffusione illegale di codici Sky su Telegram. Si afferma che la pirateria dei contenuti multimediali è sempre più diffusa, soprattutto attraverso piattaforme di messaggistica e IPTV. Un ricercatore ha denunciato che dei codici DRM di Sky sono facilmente ottenibili su un canale Telegram, con oltre 700 milioni di account. Questi codici vengono venduti per circa 2000 euro e consentono di accedere ai programmi televisivi in maniera illimitata. Sky sarebbe stata avvisata della falla nei loro sistemi, ma non ha risposto alle denunce. Si dice che i criminali non abbiano più bisogno di IPTV, ma utilizzano i codici per collegarsi direttamente ai server di Sky. Non è chiaro come siano stati ottenuti questi codici, ma si ipotizza che possano provenire dall’azienda stessa o da qualcuno con accesso alla chiave master.
