Intel al servizio del progresso: perché dovremmo investire di più e limitare le regolamentazioni

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Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha recentemente partecipato all’Aspen Security Forum 2023, nel quale si è discusso dei semiconduttori, della sicurezza nazionale e delle implicazioni del CHIPS Act negli Stati Uniti.

Durante il suo intervento, Gelsinger ha fatto una dichiarazione piuttosto controversa, sostenendo che Intel meriterebbe una parte maggiore dei 52 miliardi di dollari stanziati dal CHIPS Act rispetto ai concorrenti stranieri TSMC e Samsung. Questa affermazione ha suscitato molta attenzione nelle discussioni successive.

Inoltre, il CEO ha sottolineato che Intel non dovrebbe essere inclusa tra le aziende considerate “a rischio” per i rapporti commerciali con la Cina. Queste regole comportano notevoli difficoltà per le aziende coinvolte, poiché vengono private di uno dei mercati più importanti al mondo. Va tenuto presente che la Cina rappresenta attualmente il 25%-30% del mercato di Intel. Gelsinger ha affermato che i piani di espansione dell’azienda negli Stati Uniti, del valore di 30 miliardi di dollari, sono in parte mirati a soddisfare questa domanda cinese. L’intensificarsi delle restrizioni commerciali potrebbe quindi causare una riduzione o addirittura una cancellazione degli investimenti di Intel negli Stati Uniti, con conseguenze negative sull’economia e sull’occupazione del Paese. Tuttavia, questa affermazione potrebbe essere interpretata come un tentativo di fare pressione sul governo Biden.

Inoltre, Gelsinger ha difeso la posizione di Intel sul fronte della sicurezza, affermando che l’azienda non rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale. Ha evidenziato che ci sono più di 1.000 aziende nella lista delle entità “a rischio”, molte delle quali non hanno nulla a che fare con la sicurezza nazionale o con i problemi di sicurezza legati alla Cina.

Infine, il CEO ha sottolineato che Intel dovrebbe ottenere una quota più grande dei 52 miliardi di dollari previsti dal CHIPS Act per finanziare il settore. Secondo Gelsinger, Intel non si limita solo alla produzione negli Stati Uniti, ma investe anche in ricerca e sviluppo a livello locale. Pertanto, l’azienda ritiene di dover accedere a maggiori benefici finanziari.

In conclusione, le dichiarazioni di Pat Gelsinger hanno sollevato importanti questioni riguardo alle politiche commerciali, alla sicurezza nazionale e agli investimenti di Intel negli Stati Uniti. La risposta del governo Biden a queste richieste e argomentazioni sarà determinante per il futuro del settore.

Intel: dovremmo avere più soldi pubblici e meno regole

Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha partecipato al Forum sulla sicurezza di Aspen nel luglio 2023. Durante l’evento si è discusso dei semiconduttori, della sicurezza nazionale e dell’impatto del CHIPS Act negli Stati Uniti. Una delle sue dichiarazioni più controverse è stata che Intel dovrebbe ottenere una quota maggiore dei 52 miliardi di dollari destinati al CHIPS Act rispetto ai rivali stranieri TSMC e Samsung. Inoltre, Gelsinger ha sostenuto che Intel non dovrebbe essere considerata un’azienda “a rischio” per quanto riguarda gli affari con la Cina, poiché rappresenta una parte significativa del mercato dell’azienda. Intel ha anche dichiarato di essere tra le aziende che non costituiscono una minaccia per la sicurezza nazionale. Infine, Gelsinger ha affermato che Intel dovrebbe beneficiare di una fetta più grande dei finanziamenti previsti dal CHIPS Act a causa dei suoi investimenti in ricerca e sviluppo negli Stati Uniti.