Cent’anni fa, è stata scoperta in Bolivia una delle mummie più celebri al mondo. Un recente studio pubblicato su Latin American Antiquity ha svelato la causa della sua morte. Prima di continuare a leggere, avviso che gli eventi che le sono accaduti sono terribili e dolorosi, quindi si consiglia cautela a chi è sensibile.
La mummia è stata trovata nel 1987 in una grotta nell’ovest della Bolivia e successivamente conservata nel Museo Antropologico dell’Università Federico II di Napoli. Il corpo ha ben 756 anni ed appartiene a una donna che aveva tra i 25 e i 35 anni al momento della morte. Dopo il decesso, i suoi resti sono stati successivamente imbalsamati.
La causa della morte è stata attribuita all’inalazione di spore di alcuni tipi di funghi chiamati Coccidiodes. Questo ha probabilmente portato ad un’infezione conosciuta come Febbre della Valle.
Da evidenziare che questa infezione non è di natura virale e quindi non contagiosa, è tipica delle regioni più aride. Per contrarla bisogna essere a diretto contatto con la terra, quindi coloro che maggiormente ne sono colpiti sono i contadini.
L’inalazione di queste spore provoca una malattia simile alla polmonite, ma solo in rari casi è fatale (circa l’1%-5%). Attraverso una radiografia del corpo della giovane mummia, i ricercatori hanno riscontrato lesioni ossee che hanno portato ad anomalie al cranio e alle vertebre. Inizialmente, è stata ipotizzata la diagnosi di tubercolosi, ma poi è stata confermata la presenza della Febbre della Valle.
La scoperta di questo agente patogeno, solitamente associato alle morti maschili, suggerisce invece che anche le donne dell’epoca svolgessero lavori manuali a contatto con la terra e si ammalassero di conseguenza. Fortunatamente, questa malattia non è trasmissibile e non rappresenta un pericolo per i ricercatori. Ciò ci permette di guardare indietro nel passato e capire quanto ancora ci sia da scoprire.
Questa Mummia è morta in un modo molto doloroso: ecco come
Cento anni fa, una famosa mummia è stata scoperta in Bolivia. Un recente studio ha rivelato la causa della sua morte. La mummia è stata trovata in una grotta e conservata nel Museo Antropologico dell’Università Federico II di Napoli. Il corpo, che ha 756 anni, appartiene a una donna di 25-35 anni che è stata successivamente imbalsamata. La causa della morte è stata l’inalazione di spore di funghi Coccidiodes, che ha causato un’infezione conosciuta come Febbre della Valle. Questa malattia non è contagiosa ed è tipica delle regioni aride. L’inalazione delle spore provoca una malattia simile alla polmonite, ma è fatale solo in pochi casi. Gli studiosi hanno anche scoperto che le donne dell’epoca svolgevano lavori manuali a contatto con la terra e quindi erano a rischio di ammalarsi. Questa scoperta ci aiuta a comprendere meglio il passato.