La recente tragedia che ha coinvolto il sottomarino Titan di Ocean Gate e i cinque passeggeri a bordo ha sollevato numerose domande sulla causa dell’incidente e sulle sensazioni provate dai passeggeri durante l’implosione. In questo articolo cercherò di fornire spiegazioni approfondite, basandomi sul testo ma riscrivendolo in maniera originale.
Durante l’implosione del sottomarino, materia ed energia si sono collassate verso l’interno in un attimo, determinando una piegatura istantanea dell’imbarcazione stessa. Questo fenomeno è dovuto ad una differenza di pressione che si verifica a una profondità di 3500 metri, dove la pressione può raggiungere 350 atmosfere, esercitando una forte spinta verso l’interno delle pareti dello scafo. Tuttavia, la pressione interna, sostenuta dalla resistenza dei materiali e dalla loro composizione e forma, contrasta la spinta esterna e mantiene lo scafo integro.
Da aggiungere a questo equilibrio di pressioni, va considerato anche l’effetto delle correnti marine che, spingendo l’acqua contro le pareti dello scafo, possono aumentare la pressione in punti specifici, aumentando così lo stress sul sottomarino. Quando la forza continua a premere sul materiale in modo costante, si raggiunge un punto critico chiamato “punto critico euleriano”, che porta ad un cedimento progressivo del materiale e all’imbozzamento, che infine si traduce nell’implosione dell’imbarcazione.
È importante sottolineare che, affinché si verifichi l’implosione, deve esserci una perturbazione nell’equilibrio delle pressioni idrostatiche, che porta al raggiungimento del punto critico del materiale. Le possibili cause possono essere una diminuzione della pressione interna, legata a cambiamenti di temperatura o malfunzionamenti, o un aumento della pressione esterna, ad esempio a causa di correnti marine intense. Inoltre, potrebbe essere coinvolta la fatica dei materiali, dovuta al ciclo di sollecitazioni e riposo al quale il sottomarino è sottoposto, che può portare alla rottura di alcune parti dell’imbarcazione e al collasso del suo scafo.
Per quanto riguarda le sensazioni provate dai passeggeri durante l’implosione, occorre tenere conto della velocità con cui le pareti dello scafo si muovono verso l’interno, che è di circa 2400 km/h, più del doppio della velocità del suono. Questo significa che l’implosione si verifica in circa 1 millisecondo, mentre il corpo umano reagisce a uno stimolo in circa 25 millisecondi e impiega circa 150 millisecondi per elaborare una risposta. Quindi, i passeggeri non hanno avuto neanche il tempo di rendersi conto di cosa stava accadendo.
Inoltre, è importante considerare gli effetti della compressione dell’aria e dell’attrito delle molecole che possono aver portato all’aumento della temperatura dell’aria all’interno del sottomarino, raggiungendo valori vicini a quelli del Sole e trasformando istantaneamente in cenere i passeggeri a bordo.
In conclusione, la tragedia che ha coinvolto il sottomarino Titan è stata causata dall’implosione dell’imbarcazione, dovuta a una perturbazione delle pressioni interne ed esterne. I passeggeri non hanno avuto il tempo di accorgersi di ciò che stava accadendo a causa della velocità del fenomeno, e l’effetto della compressione dell’aria ha contribuito a un ulteriore pericolo per la loro vita.
ecco la spiegazione fisico-ingegneristica e cosa hanno sentito i passeggeri
Il testo descrive la tragedia che ha coinvolto il sottomarino Titan di Ocean Gate e i cinque passeggeri a bordo che hanno perso la vita a causa di un’implosione. Il testo spiega i meccanismi dietro a questo fenomeno, come la pressione interna ed esterna che ha causato il collasso delle pareti dello scafo. Si menziona anche il gioco idrodinamico delle correnti che ha aumentato la pressione sul sottomarino. Per provocare l’implosione, può essere avvenuta una perdita di pressione interna o un aumento della pressione esterna. Si ipotizza anche che il ciclo di immersioni ed emersioni abbia “stancato” il materiale del sottomarino, portando alla sua rottura. Riguardo a cosa hanno sentito i passeggeri durante l’implosione, si afferma che le pareti dello scafo si sono mosse molto velocemente verso l’interno, ma i passeggeri non hanno avuto nemmeno il tempo di accorgersi di cosa stava succedendo. Si menziona anche l’effetto della compressione dell’aria e l’attrito delle molecole che ha portato all’aumento della temperatura interna del sottomarino.