Il futuro del lavoro in Italia: 8,4 milioni di lavoratori rischiano la sostituzione con l’intelligenza artificiale!

0

L’avanzamento della tecnologia e l’invenzione delle intelligenze artificiali (IA) non portano solo aspetti positivi. Rapidamente, queste intelligenze artificiali stanno diventando parte integrante della nostra vita quotidiana e stanno sempre di più “invadendo” il mercato del lavoro.

Secondo recenti analisi condotte da Confartigianato, un’associazione che rappresenta le piccole e medie imprese italiane, le IA stanno avendo un impatto sul lavoro degli italiani e stanno cambiando le strategie aziendali con il loro utilizzo.

I dati preoccupanti riguardo all’impatto delle IA sul lavoro mostrano che circa 8,4 milioni di italiani rischiano di essere sostituiti da queste intelligenze artificiali, corrispondenti al 36,2% dei lavoratori presenti nel nostro Paese. Sebbene il numero possa sembrare spaventoso, bisogna considerare che l’Italia si posiziona ancora al di sotto della media europea che raggiunge il 39,5%.

Questa differenza posiziona l’Italia in una posizione leggermente più favorevole rispetto a nazioni come la Germania o la Francia, che hanno raggiunto percentuali elevate, rispettivamente il 43% e il 41,4%, di lavoratori a rischio.

Ma quali sono le categorie professionali più a rischio? Generalmente si tratta di lavori che richiedono un alto livello di qualificazione e competenze intellettuali. Figure professionali come tecnici informatici, commercialisti, ingegneri e altre simili sono a maggior rischio. Al contrario, le professioni manuali sembrano essere più sicure.

Se da un lato le IA rappresentano una minaccia, dall’altro possono essere un’opportunità per molte imprese italiane. Marco Granelli, il presidente di Confartigianato, ha commentato che le intelligenze artificiali dovrebbero essere considerate come uno strumento utile per governare saggiamente, sfruttandone i vantaggi, ma senza compromettere la qualità dell’artigianato che caratterizza molte delle produzioni italiane presenti nel mondo.

Nel frattempo, il progresso delle IA continua e molti sviluppatori, tra cui Google, stanno cercando di creare intelligenze sempre più avanzate e performanti.

8,4 milioni di lavoratori in Italia verranno sostituiti dalle IA

L’avanzamento della tecnologia e l’invenzione delle intelligenze artificiali (IA) hanno sia aspetti positivi che negativi. Le IA stanno sempre più entrando nella nostra vita quotidiana e stanno influenzando sempre di più il mercato del lavoro. Un’analisi condotta da Confartigianato, un’associazione che rappresenta le piccole e medie imprese italiane, ha evidenziato come le IA stiano avendo un impatto sul lavoro degli italiani e stiano cambiando le strategie aziendali. Secondo lo studio, circa 8,4 milioni di italiani rischiano di essere sostituiti dalle IA, corrispondenti al 36,2% dei lavoratori nel paese. Nonostante il numero sia spaventoso, l’Italia si posiziona ancora al di sotto della media europea, che è del 39,5%. Le categorie professionali più a rischio sono quelle che richiedono un alto grado di qualificazione e competenze intellettuali, come tecnici informatici, commercialisti ed ingegneri. Tuttavia, le professioni manuali sembrano essere meno a rischio. Le IA rappresentano anche un’opportunità per molte imprese italiane. Il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, ha sottolineato l’importanza di sfruttare saggiamente le intelligenze artificiali senza compromettere la qualità dell’artigianato che caratterizza la produzione Made in Italy. Nel frattempo, lo sviluppo delle IA continua e diversi sviluppatori, come Google, stanno cercando di creare intelligenze sempre più avanzate e performanti.

Fonte