Sam Altman, CEO di OpenAI e fondatore di Tools for Humanity, sta facendo parlare di sé grazie al progetto WorldCoin. Questa criptovaluta, lanciata nel 2021, si differenzia dalle altre monete digitali per la sua connessione con le biotecnologie e l’intelligenza artificiale.
WorldCoin, creata da Tools for Humanity, è stata ideata per costruire un accesso universale all’economia globale, indipendentemente dalla nazione di origine o dal background culturale ed etnico. Utilizzando la blockchain ETH e i protocolli di sicurezza di Ethereum, WorldCoin viene scambiata tramite un token L2. Attualmente, il progetto ha una valutazione di circa 3 miliardi di dollari, con una capitalizzazione di mercato di 182 milioni di dollari e un’offerta circolante di 126 milioni di WLD, il cui valore corrisponde a circa 1,40 euro per ogni moneta.
Ma cosa rende WorldCoin diverso dalle altre criptovalute? Innanzitutto, per accedere a WorldCoin è necessario effettuare una scansione dell’iride tramite un’apposito device chiamato “sfera”, creato da Tools for Humanity. I dati biometrici raccolti vengono utilizzati per creare un portafoglio digitale legato all’identità retinica dell’utente. Questa procedura assicura che solo gli umani possano utilizzare WorldCoin, garantendo così la sicurezza delle transazioni e prevenendo l’accesso da parte di bot o altre forme di intelligenza artificiale. Inoltre, l’obiettivo di WorldCoin è quello di insegnare alla sua IA a distinguere un occhio umano da uno generato digitalmente da un’IA, contribuendo così a garantire una maggiore sicurezza online, specialmente nella distinzione tra utenti umani e bot.
Tuttavia, nonostante i potenziali vantaggi di WorldCoin, ci sono anche questioni etiche e di sicurezza da considerare. Ad esempio, il sistema di identificazione tramite scansione dell’iride potrebbe sollevare preoccupazioni sulla privacy e sulla creazione di un database retinico sovranazionale. Inoltre, il modo aggressivo con cui Tools for Humanity sta cercando di raccogliere utenti nei paesi in via di sviluppo, offrendo loro 25 WLD gratuitamente, ha sollevato critiche riguardo all’utilizzo dei dati biometrici degli abitanti di tali paesi.
Nonostante le ambizioni di WorldCoin di creare una rete globale di pagamenti con identificazione retinica, è possibile che la sua missione fallisca e che il token stesso non abbia successo. Tuttavia, ciò potrebbe comportare l’esistenza di un vasto database retinico creato a basso costo, che potrebbe essere utilizzato per scopi di sicurezza controversi o persino non autorizzati. Pertanto, è fondamentale affrontare le sfide etiche e di sicurezza che derivano da progetti come WorldCoin per garantire il rispetto dei diritti delle persone e la tutela della loro privacy.
luci e ombre del nuovo progetto del CEO di OpenAI
Sam Altman, CEO di OpenAI, è diventato famoso grazie al successo di ChatGPT, il Chatbot sviluppato dalla sua startup. Oltre ad OpenAI, Altman è anche uno dei fondatori di Tools for Humanity, un’altra azienda del settore tecnologico. Tools for Humanity ha creato WorldCoin, una criptovaluta che viene regalata agli utenti in cambio di una scansione dell’iride. Il progetto di WorldCoin sembra una commistione complicata di intelligenza artificiale, criptovalute e raccolta di dati biometrici. Tuttavia, il progetto potrebbe essere uno dei più interessanti nella Silicon Valley per via delle sue ambizioni e dei potenziali problemi etici che potrebbe sollevare. WorldCoin è stato lanciato nel 2021 e si basa sulla blockchain Ethereum. La criptovaluta può essere utilizzata solo dagli esseri umani, grazie alla scansione dell’iride. Il progetto ha l’obiettivo di creare un network finanziario e di identità umane globale, sfruttando i dati retinici degli utenti per insegnare alla IA a distinguere gli esseri umani dalle IA. Nonostante la sicurezza offerta da WorldCoin, ci sono preoccupazioni in merito all’utilizzo dei dati biometrici e alla loro potenziale utilizzazione per scopi di sorveglianza.