Il costo di un piccolo errore: come una banca può rovinarti la vita con una multa di 3000€

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Le banche stanno complicando i servizi ai cittadini in un momento in cui l’inflazione continua a essere alta, il costo dell’energia rischia di aumentare e i salari rimangono fermi. Una tendenza preoccupante riguarda la graduale scomparsa dei bancomat, che stanno diventando sempre meno. Le banche sembrano non gradire più l’uso del contante e ciò comporta alcuni disagi per i clienti.

Inoltre, esiste un errore banale che può costare fino a tremila euro quando si opera con le banche. Questa somma è considerevole per molte famiglie o persone in pensione che non sarebbero in grado di permitterla. Si pensi ai lavoratori poveri, alle persone che vivono sotto la soglia di sussistenza o a coloro che ricevono solo una pensione per anzianità o invalidità. Persino gli studenti universitari o le persone che cercano di farcela con il reddito di cittadinanza non sono necessariamente benestanti e possono trovarsi in difficoltà.

L’errore in questione consiste nell’emettere un assegno senza avere fondi sufficienti per pagarlo. In teoria, si rischia una multa che va dai cinquecento euro a oltre tremila euro. Questo è un rischio poco conosciuto ma reale. Inoltre, se l’assegno supera i 10.000 euro, la sanzione può arrivare fino a 6.000 euro. Nonostante si passi dalle banche alle Poste, la sanzione rimane la stessa.

Esiste una soluzione per evitare la sanzione, anche se sono questioni complesse legate all’ambito giudiziario e finanziario. Il consiglio è di rivolgersi a un professionista specializzato o a enti appositi come sindacati, associazioni di volontariato o partiti politici che offrono consulenza gratuita o a prezzi accessibili per comprendere come agire in caso di mancanza di alfabetizzazione finanziaria o di incertezze su come procedere. Questi servizi sono pensati per aiutare i cittadini.

È importante fare attenzione a ricaricare rapidamente il conto nel caso in cui l’assegno possa essere coperto, in questo modo si dovrà pagare solo una maggiorazione del 10% sugli interessi. È necessario essere veloci nel rimediare all’errore. In caso contrario, le banche includeranno l’utente in un database speciale e verrà considerato una persona difficile. Ciò rende molto difficile ottenere un mutuo o un prestito, anche se, in queste condizioni economiche attuali, molti già faticano a farlo.

Banche, per questo piccolo errore becchi 3000€ di multa: ti rovinano la vita

Il testo parla delle difficoltà che si possono incontrare nel fare operazioni bancarie, come ad esempio l’uso sempre meno frequente dei bancomat e la graduale scomparsa degli stessi. Viene sottolineato un errore comune, ovvero emettere un assegno senza avere i fondi sufficienti, che può comportare una multa fino a tremila euro. Questo rischio riguarda anche le Poste, che potrebbero sanzionare un assegno di valore superiore a 10mila euro. Per evitare questa sanzione, viene consigliato di rivolgersi a un esperto o a enti appositi per ricevere consulenza. Infine, viene menzionata la possibilità di ricaricare rapidamente il conto bancario per pagare l’assegno, altrimenti si rischia di finire in una lista nera delle banche, rendendo difficile ottenere mutui o prestiti.