Il connubio perfetto tra periferica smart home Matter e Android: scopri come abbinarle e semplifica la tua vita!

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Matter è una tecnologia innovativa ma, ammettiamolo, può creare un po’ di confusione tra gli utenti. Molti non hanno ancora capito bene di cosa si tratta e come funziona. In questa guida, spiegheremo in modo semplice come abbinare un dispositivo smart home compatibile con Matter ad Android. È probabilmente il modo migliore per far capire in modo semplice come funziona questo nuovo standard e quali vantaggi offre rispetto ai dispositivi smart non compatibili con Matter.

Prima di tutto, è importante comprendere quali sono i requisiti necessari per far funzionare correttamente un dispositivo Matter. In primo luogo, ovviamente, bisognerà disporre di un dispositivo compatibile con Matter. Molti marchi stanno iniziando a lanciare i loro dispositivi con il logo Matter ben visibile. Ad esempio, prenderemo in considerazione la presa smart di Meross, modello MSS315, che può essere acquistata sul negozio online Meross. Inoltre, per una corretta configurazione, sarà necessario disporre di un hub compatibile con Matter. Non preoccupatevi, nella maggior parte dei casi lo avete già, magari senza saperlo. Per controllare un dispositivo compatibile con Matter tramite l’app Google Home o l’Assistente Google, sarà necessario avere un dispositivo Google che sia in grado di fungere da hub per Matter. Molti dispositivi Google hanno ricevuto aggiornamenti software che li rendono capaci di fungere da hub per Matter. Ecco alcuni esempi: Altoparlanti: Google Home, Google Home Mini, Nest Mini, Nest Audio Display: Nest Hub (1ª generazione), Nest Hub (2ª generazione), Nest Hub Max Router Wi-Fi: Nest Wifi Pro (Wi-Fi 6E) Come potete vedere da questa lista, basta avere un dispositivo abilitato per Google Home per essere coperti. Inoltre, non sarà necessario fare nulla: se questi dispositivi sono sempre stati collegati alla rete Wi-Fi, saranno già aggiornati e pronti per Matter.

Abbinare un dispositivo Matter è più facile a farsi che a dirsi. In molti casi, infatti, basta accendere il dispositivo smart Matter per avviare automaticamente la configurazione sul proprio smartphone. Dopo aver acceso la presa smart, nella maggior parte dei casi comparirà una notifica sullo smartphone che consiglia di collegarsi a una rete Wi-Fi a 2,4 GHz. Se la notifica di configurazione automatica non dovesse apparire, basta aprire l’app Google Home sul proprio smartphone. A questo punto, selezionate “Dispositivi” e “Aggiungi”. Nella schermata successiva, scegliete l’opzione “Nuovo dispositivo”. Fino a poco tempo fa, questa opzione era riservata all’abbinamento di dispositivi Google, ma ora è utilizzabile anche per la configurazione di dispositivi Matter. Che abbiate seguito la notifica di configurazione automatica o l’app Google Home, il procedimento sarà lo stesso. Innanzitutto, vi verrà chiesto di scannerizzare il codice QR Matter presente sul dispositivo che state configurando. L’app sullo smartphone avvierà automaticamente la fotocamera. Nel caso in cui non sia possibile utilizzare il codice QR, sarà possibile inserire manualmente il codice numerico presente sul dispositivo. Vi verrà poi chiesto di scegliere l’app di configurazione, ovvero Google Home. Proseguite e accettate la richiesta di Google. A questo punto, l’app si occuperà di tutto: cercherà il dispositivo Matter, inizierà un dialogo con esso per generare le credenziali necessarie e infine collegherà il dispositivo Matter a Google Home. A questo punto, la configurazione è terminata e sarà possibile gestire il dispositivo tramite l’app Google Home o tramite l’assistente vocale di Google.

Cosa cambia con Matter? Il procedimento appena descritto evidenzia le prime differenze rispetto al passato. Infatti, non è più necessario accedere preventivamente all’app proprietaria del dispositivo per la configurazione. Tutto il processo è stato eseguito direttamente da Google. Inoltre, accedendo al dispositivo tramite l’app Google Home, sarà presente una nuova sezione chiamata “App e Servizi Matter collegati”. Da qui, sarà possibile verificare quale fornitore controlla il dispositivo e aggiungere altre app o servizi di controllo. Ad esempio, sarà possibile generare un codice QR da inquadrare con un iPhone o iPad per aggiungere automaticamente la stessa presa all’ecosistema Apple. Inoltre, sarà possibile generare un codice numerico per configurare la presa su Alexa di Amazon senza difficoltà. Basterà inserire il codice generato dall’app Google Home nell’app Alexa. È facile comprendere la differenza rispetto a una presa non compatibile con Matter. In pratica, il nuovo protocollo Matter permette di configurare la presa in modo universale, indipendentemente dal sistema o dalla piattaforma utilizzata. Nel nostro caso, dopo averla configurata su Google Home, sarà possibile “passare” il dispositivo anche su Alexa o Casa di Apple senza dover ripetere complesse configurazioni. Naturalmente, il dispositivo rimarrà utilizzabile da qualsiasi piattaforma.

Matter, tuttavia, ha alcune limitazioni. Essendo un sistema universale, il controllo offerto dalle diverse piattaforme rivali come Google, Alexa o Apple è piuttosto limitato. Ad esempio, nel caso della nostra presa smart, sarà possibile utilizzare Home di Google, Alexa o Casa di Apple solo per accendere o spegnere la presa. Non sarà possibile accedere a funzioni più avanzate o ottenere informazioni come i consumi del dispositivo senza configurarlo anche nell’app nativa, come Meross nel nostro caso. Allo stesso modo, per programmare accensioni o spegnimenti automatici, sarà necessario utilizzare l’app Meross e non si potranno sfruttare funzionalità avanzate offerte da piattaforme terze come Google, Alexa o Apple.

Se siete interessati alla casa smart, potete trovare la presa smart di Meross, modello MSS315, sul negozio online Meross.

Come si abbina una periferica smart home Matter con Android

Matter è un nuovo standard per le periferiche smart home che può creare confusione negli utenti. In questa guida viene spiegato come abbinare una periferica Matter con Android. Prima di tutto, è necessario avere una periferica compatibile con Matter e un hub compatibile con Matter, che spesso si trova già nei dispositivi Google. Per abbinare la periferica Matter, basta accenderla e seguire le istruzioni visualizzate sullo smartphone, che potrebbe richiedere di connettersi a una rete WiFi 2,4 GHz. È possibile utilizzare l’app Google Home per scannerizzare il codice QR della periferica e completare la configurazione. Una volta abbinata, è possibile gestire la periferica tramite l’app Google Home o tramite l’assistente vocale Google. Matter offre delle differenze rispetto ai precedenti standard, come la possibilità di configurare la periferica in modo universale, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni, come un controllo limitato sulle diverse piattaforme. Ad esempio, per accedere a funzioni avanzate come monitorare il consumo energetico o creare piani di accensione programmati, potrebbe essere necessario utilizzare l’app nativa della periferica.