Google si preoccupa della tua privacy: l’attesa per l’evoluzione di Find My Device prudenzialmente posticipata

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Durante l’evento Google I/O 2023 è stato annunciato l’aggiornamento della funzionalità per Android “Trova il Mio Dispositivo”, che sarà resa pressoché identica a “Find My” di Apple. Questo significa che sarà possibile localizzare un’ampia gamma di dispositivi, tra cui tablet, smartphone e anche nuovi tracker, ovvero dispositivi di tracciamento che possono essere collegati agli oggetti desiderati per trovarli in caso di smarrimento. Tuttavia, il lancio della versione più avanzata di “Trova il Mio Dispositivo” dovrà attendere l’implementazione di un sistema di protezione su iOS da parte di Apple, al fine di garantire una protezione universale contro eventuali tentativi indesiderati di localizzazione.

A tal proposito, Erik Kay, vicepresidente dell’Engineering Google, ha dichiarato: “Al momento abbiamo deciso di sospendere il rollout della rete Find My Device finché Apple non avrà implementato le protezioni per iOS”.

I problemi legati alla rilevazione dei tracker da parte delle due compagnie risalgono al 2021, in particolare al lancio dell’AirTag di Apple, che in quel periodo non era individuabile da un dispositivo Android. Per risolvere questa problematica, è stata sviluppata nel 2021 un’applicazione chiamata TrackerDetect, che consente il rilevamento di un AirTag anche su dispositivi con sistema operativo Google. Tuttavia, le due compagnie hanno deciso di collaborare ulteriormente su uno standard universale per contrastare l’utilizzo improprio dei dispositivi di localizzazione. Nel frattempo, Google ha posticipato l’espansione della sua rete “Trova il Mio Dispositivo”, inizialmente programmata per l’estate, e il lancio di nuovi tracker, al fine di evitare conflitti con i dispositivi Apple. Nel frattempo, Google ha reso possibile individuare e disattivare dispositivi di tracciamento sconosciuti che si muovono insieme a noi, e ha fornito video esplicativi sulle minacce e le contromisure.

La nuova specifica dello standard universale per contrastare l’utilizzo scorretto dei dispositivi di localizzazione sarà pronta entro la fine del 2023. Il supporto a questa specifica è stato confermato da aziende come Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Pebblebee. Ci si può dunque aspettare che nella prossima futuro la maggior parte dei dispositivi Bluetooth in grado di essere localizzati o di localizzare non possano essere utilizzati per scopi malevoli. Tuttavia, alcuni sostengono che questa possibilità potrebbe anche agevolare eventuali ladri nel trovare e disattivare facilmente tali dispositivi. È importante sottolineare, tuttavia, che queste tecnologie sono state concepite per evitare lo smarrimento degli oggetti e che è fondamentale prevenire il loro utilizzo da parte di individui malintenzionati, stalker o partner gelosi, ad esempio.

Google, l’evoluzione di Find My Device rinviata per evitare problemi di privacy

Durante l’evento Google I/O 2023 è stato annunciato l’aggiornamento di Find My Device per Android, che consentirà di localizzare molti dispositivi come tablet, smartphone e nuovi tracker. Tuttavia, il lancio di questa versione avanzata di Find My Device è stato posticipato fino a quando Apple non implementerà un sistema di protezione su iOS, al fine di garantire una protezione universale contro eventuali tentativi indesiderati di localizzazione. Le due aziende hanno avuto problemi nel rilevare i tracker, in particolare con il lancio del tracker Apple AirTag nel 2021. Per questo motivo è stata realizzata l’app TrackerDetect, che consente di rilevare un AirTag anche con dispositivi Android. Tuttavia, Google ha deciso di rinviare l’espansione di Find My Devices e il lancio di nuovi tracker per evitare problemi con i dispositivi Apple. Nel frattempo, Google ha reso possibile individuare e disattivare dispositivi di tracciamento sconosciuti che si muovono con noi. La nuova specifica per contrastare l’uso improprio dei dispositivi di localizzazione sarà pronta entro la fine del 2023 e avrà il supporto di Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Pebblebee. È importante evitare che queste tecnologie possano essere utilizzate da malintenzionati, stalker o partner gelosi.