Google: Guerra aperta con gli inserzionisti | Scopri le decine di cause e le multe astronomiche che sconvolgono il panorama pubblicitario

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Google è stata recentemente accusata di non rispettare gli accordi con gli inserzionisti riguardanti le pubblicità sui siti web. Ogni volta che incontriamo un annuncio pubblicitario sul web, di solito non ci chiediamo come è stato creato e da dove proviene. Anzi, spesso cerchiamo di eliminarlo il più presto possibile perché ci dà fastidio. Tuttavia, dietro ogni pubblicità che appare sul web ci sono una serie di accordi tra un’azienda e gli inserzionisti.

Google, ad esempio, stipula diversi accordi sulle pubblicità che devono apparire sui siti web legati alla piattaforma. Tuttavia, ultimamente non si sta comportando bene da questo punto di vista. Infatti, è stata inondata di accuse per alcuni accordi pubblicitari non rispettati. L’azienda è stata addirittura accusata di frode pubblicitaria perché avrebbe promesso qualcosa che poi non ha mantenuto.

Le inserzioni pubblicitarie sul web non funzionano tutte allo stesso modo. Grazie all’indagine condotta da Adalytics è possibile capire come Google gestisce le pubblicità sui suoi siti web. Le pubblicità si differenziano per formato, durata, posizione sullo schermo e altri dettagli. Possono apparire ai lati di una pagina web o come pop-up al centro dello schermo. Possono essere in formato video o come immagini. Più la pubblicità attira l’attenzione degli utenti, più Google chiede soldi per posizionarla.

Secondo Adalytics, Google avrebbe promesso agli inserzionisti che le loro pubblicità sarebbero apparse in maniera chiara e visibile su siti di alta qualità. Tuttavia, non ha mantenuto queste promesse. Gli inserzionisti hanno pagato per annunci pubblicitari posizionati strategicamente, ma hanno ottenuto l’effetto contrario.

Adalytics ha scoperto che tra il 2020 e il 2023 Google ha violato queste garanzie pubblicando quasi l’80% delle inserzioni video su siti di bassa qualità, con audio spento e al di fuori del campo visivo degli utenti. Inoltre, Google avrebbe inserito annunci pubblicitari su siti di disinformazione e applicazioni truffaldine cancellate dai sistemi operativi Android, finanziando azioni illecite sul web.

Google ha risposto alle accuse affermando che sono infondate e che il rapporto di Adalytics contiene informazioni imprecise su Google Video Partners. L’azienda sostiene che gli inserzionisti possono scegliere se far apparire gli annunci solo su YouTube o anche su altri siti. Sostiene inoltre di mettere sempre al primo posto gli standard qualitativamente alti e di avvalersi di società di terze parti per verificare il rispetto degli accordi. Gli editori di Google sono sottoposti a rigide linee guida per evitare situazioni del genere.

Nonostante la difesa di Google, anche la società DeepSee.io ha rivelato alcune discrepanze nella gestione degli annunci da parte del colosso americano. Non sappiamo come finirà questa storia, ma sembra che per avviare un vero e proprio processo sia necessario l’intervento del governo, che finora è rimasto silente.

Google: guerra aperta con gli inserzionisti | Decine di cause e multe astronomiche

Google è stata recentemente accusata di non rispettare gli accordi con gli inserzionisti riguardo alle pubblicità sui siti web. Secondo un’indagine condotta da Adalytics, l’azienda avrebbe violato diverse promesse fatte agli inserzionisti riguardo alla visibilità e alla posizione delle loro pubblicità. Inoltre, Google avrebbe pubblicato inserzioni video su siti di bassa qualità, con l’audio spento e al di fuori del campo visivo degli utenti. Le accuse includono anche il fatto che Google abbia inserito annunci su siti di disinformazione e applicazioni truffaldine. Google ha risposto alle accuse affermando che sono infondate e che gli standard qualitativi sono sempre prioritari. Tuttavia, anche la società DeepSee.io ha rivelato alcune discrepanze nella gestione degli annunci da parte di Google. Al momento, non è stato preso nessun provvedimento legale nei confronti dell’azienda.