Game Over per i Videogiochi Fisici: Una delle più Grandi Catene al Mondo lo Abbandona!

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Il mercato dei videogiochi sta subendo dei cambiamenti significativi che sono evidenti dalle decisioni prese da catene come Tesco, che ha scelto di non rifornire più i propri negozi con videogiochi in formato fisico. Questo avviene principalmente a causa della concorrenza di store online come Amazon, che da molto tempo vende videogiochi, e del trend generale che favorisce sempre di più le copie digitali. Di recente, anche GameStop ha eliminato la sua presenza in Irlanda a causa delle prestazioni deludenti dei suoi negozi.

Mentre le vendite dei videogiochi più famosi, come Final Fantasy XVI e Diablo IV, dimostrano che le copie fisiche saranno presto un ricordo, ci sono altre conferme anche nel mondo reale. Tesco, una catena internazionale di negozi di generi alimentari con oltre 6.800 punti vendita nel mondo, smetterà di vendere videogiochi in formato fisico. Secondo quanto riportato da Games Industry, Tesco smetterà di rifornire i suoi negozi nel Regno Unito con nuovi videogiochi, coinvolgendo un totale di 2.800 punti vendita. I portavoce della catena hanno dichiarato che questa decisione è motivata dal fatto che i clienti stanno sempre di più passando all’intrattenimento digitale.

Una volta che le scorte di giochi attuali saranno esaurite, l’azienda non dedicherà più spazio ai videogiochi fisici, ad eccezione delle carte digitali, che rimarranno disponibili presso i punti vendita Tesco. Dopo i 35 negozi irlandesi di GameStop, l’Europa perde un altro importante mercato che inevitabilmente avrà un impatto ancora maggiore sulle future vendite.

Considerando anche che i publisher decidono di non produrre più copie fisiche per giochi molto attesi come Alan Wake 2, è normale che l’intero settore ne risenta a un certo punto. Secondo alcuni studi, il 2028 sarà l’anno in cui le copie fisiche saranno solo un ricordo e questa previsione sta diventando sempre più realistica.

Una delle catene più grandi del mondo smetterà di vendere videogiochi fisici

Il mercato dei videogiochi sta subendo dei cambiamenti, come dimostrano le decisioni prese da catene come Tesco, che ha deciso di smettere di rifornire i propri negozi di videogiochi in formato fisico. Questo è dovuto alla concorrenza di store online come Amazon, che da tempo vende videogiochi, e al crescente trend delle copie digitali. Anche GameStop ha dovuto eliminare la sua presenza in Irlanda a causa delle prestazioni deludenti dei suoi negozi. Mentre vendite di videogiochi popolari come Final Fantasy XVI e Diablo IV dimostrano che le copie fisiche diventeranno un ricordo, anche altre conferme arrivano nel mondo reale. Tesco, una catena di supermercati britannica con oltre 6.800 punti vendita in tutto il mondo, smetterà di vendere videogiochi in formato fisico nei suoi negozi nel Regno Unito, su un totale di 2.800 punti vendita. La motivazione di questa decisione è il passaggio dei clienti verso l’intrattenimento digitale. Dopo l’esaurimento delle attuali forniture di giochi, Tesco non darà più spazio ai videogiochi fisici, ad eccezione delle carte digitali disponibili nei suoi negozi. Con la chiusura di 35 negozi irlandesi di GameStop e la decisione dei publisher di non creare più copie fisiche per giochi attesi come Alan Wake 2, è normale che l’intero settore ne risenta. Secondo alcuni studi, entro il 2028 le copie fisiche saranno solo un ricordo, e questa previsione sta diventando sempre più realistica.