Giove, il gigantesco pianeta del nostro sistema solare, non solo appartiene alla mitologia greco-romana, ma ha anche i suoi fulmini. La missione Juno della NASA è attualmente impegnata nell’esplorazione di questo fenomeno, registrando recentemente un fulmine luminoso in un vortice vicino al polo nord del pianeta. Questo fornisce ulteriori informazioni sulle caratteristiche atmosferiche di Giove.
Analogamente ai fulmini terrestri, che si originano dalle nubi d’acqua prevalentemente vicino all’equatore, anche Giove genera fulmini nel suo clima tempestoso. Tuttavia, i fulmini gioviani non derivano esclusivamente da nubi d’acqua, ma piuttosto da nubi composte da una soluzione di ammoniaca e acqua. La maggior parte di queste tempeste elettriche si verifica approssimativamente vicino ai poli del pianeta.
La missione Juno continuerà ad avvicinarsi a Giove nei prossimi mesi, sorvolando il lato notturno del pianeta. Queste manovre offriranno numerose opportunità di catturare altri fulmini e approfondire la comprensione delle condizioni atmosferiche e dei modelli su Giove.
Un’immagine dei fulmini di Giove è stata catturata durante il 31° flyby ravvicinato di Juno, avvenuto il 30 dicembre 2020. L’immagine è stata elaborata dal cittadino scienziato Kevin M. Gill utilizzando i dati provenienti dallo strumento JunoCam a bordo della sonda. L’immagine è stata scattata quando Juno si trovava a una latitudine di circa 78 gradi, a circa 32.000 chilometri sopra le cime delle nuvole di Giove, dirigendosi verso il pianeta.
Questa immagine, oltre ad essere un’istantanea notevole, è anche un prezioso dato per gli scienziati che studiano le complesse dinamiche atmosferiche di Giove. L’osservazione dei fulmini su Giove fornisce importanti indicazioni sulle condizioni atmosferiche che favoriscono queste scariche elettriche, come la turbolenza, la distribuzione di acqua e ammoniaca e la struttura termica dell’atmosfera del pianeta.
Un aspetto intrigante di questi fulmini gioviani è la loro concentrazione polare, a differenza della prevalenza equatoriale dei fulmini sulla Terra. Mentre sulla Terra, l’aria calda proveniente dall’equatore crea temporali e fulmini, la ragione dei fulmini polari di Giove rimane ancora oggetto di ricerca.
La missione Juno della NASA, iniziata nel 2016, ha fornito dati preziosi sul campo magnetico, la gravità e le dinamiche atmosferiche di Giove. Continuando con i sorvoli ravvicinati nei prossimi mesi, gli scienziati si augurano che Juno fornisca immagini ancora più affascinanti e dati cruciali per svelare i misteri del violento clima di Giove. Questi sforzi ampliano la nostra comprensione dei vari comportamenti atmosferici dei pianeti del nostro sistema solare.
Fulmini nello spazio? A quanto pare sì, li abbiamo osservati su un pianeta vicino
I fulmini di Giove sono oggetto di interesse per gli scienziati, e la missione Juno della NASA sta studiando i fenomeni atmosferici del pianeta. I fulmini gioviani non sono come quelli terrestri, ma si formano da nubi composte da una soluzione di ammoniaca e acqua. La missione Juno continuerà a raccogliere dati sugli fulmini di Giove nei prossimi mesi. Un’immagine dei fulmini è stata catturata durante un ravvicinamento di Juno al pianeta. Studiare i fulmini gioviani può fornire indicazioni importanti sulle condizioni atmosferiche di Giove. I fulmini si concentrano soprattutto nei poli del pianeta, a differenza della Terra. La missione Juno continua a esplorare Giove per scoprire i suoi misteri, ampliando la nostra comprensione dei fenomeni atmosferici dei pianeti nel sistema solare.